Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Bruxelles, Carlo Fidanza, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa” dove ha affrontato vari argomenti
Gli ultimi dati che arrivano e che riguardano il suo partito parlano molto chiaro. D’altronde non è affatto un mistero che Fratelli d’Italia, con leader la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, continua ad essere il primo partito nel nostro Paese. Anche se l’intenzione non è affatto quella di fermarsi. La conferma, infatti, arriva direttamente da uno degli esponenti che si trova a Bruxelles. Stiamo parlando di Carlo Fidanza, nonché capogruppo di Fdi nella capitale belga. Quest’ultimo ha voluto esprimere il proprio pensiero alla ‘Stampa‘.
Queste sono alcune delle sue parola a riguardo: “Gli ultimi sondaggi ci danno al 30%. Puntiamo a consolidarli per diventare tra le più numerose delegazioni all’Europarlamento e per far crescere il partito dei Conservatori e riformisti europei“. Non è finita qui visto che ha voluto rispondere anche ad un’altra domanda “scomoda” come quella di accogliere nei Conservatori anche il premier ungherese, Viktor Orban. Su questo è stato fin troppo chiaro.
Fdi, Fidanza: “Orban e Meloni la pensano allo stesso modo, ma su Ucraina…”
La risposta, ovviamente, non si è fatta assolutamente attendere da parte del politico che ha precisato: “C’è un rapporto personale tra Meloni e Orban e su tanti temi la vediamo allo stesso modo. Sulla guerra in Ucraina invece abbiamo posizioni distanti e i nostri alleati polacchi non accettano ambiguità. Questo è il problema che finora ha impedito l’ingresso di Fidesz nei Conservatori e la situazione ad oggi non è cambiata“.
Allo stesso tempo, però, Fidanza ha aggiunto: “Di Orbán ragioneremo più avanti, insieme ai polacchi e agli altri alleati“. Sul partito europeo di Matteo Salvini ha aggiunto: “L’obiettivo è scardinare l’alleanza tra Popolari e Socialisti e avere una maggioranza di centrodestra a Bruxelles. La Lega è un nostro alleato naturale, ma non è semplice allargare il discorso a tutta la famiglia di Id. Al suo interno c’è Marine Le Pen, che sta facendo un percorso, mentre con i tedeschi di Afd è difficile, perché restano congelati su posizioni di ultradestra e filo-russe, incompatibili con noi. L’idea, in questo momento, è di allargare a singole delegazioni, non a interi partiti“.