Mario Balotelli in esclusiva a ‘Controcalcio’: “Ho rifiutato una offerta importante. Italia? Non so se accetterei un’altra convocazione. Ecco perché”.
Mario Balotelli ritorna a parlare lo fa in esclusiva a Controcalcio. Diversi i temi affrontati dall’ex attaccante di Inter e Milan, che ha anche fatto una rivelazione molto importante sul suo futuro: “Io in Arabia? In passato ho rifiutato una offerta cinese molto più alta rispetto alle cifre arabe. Ho preferito continuare a giocare calcio e proseguire la mia esperienza con il Marsiglia“.
Per Super Mario un commento anche sulle parole di Cristiano Ronaldo sul calcio arabo: “Secondo lui il campionato diventerà uno dei primi cinque al mondo? Questa è una idea sua. Seguendo questa logica anche la Cina doveva esserlo“.
Balotelli e il rapporto con Mihajlovic e Raiola
In questa intervista per Balotelli anche un salto nel passato e un racconto del rapporto che aveva con Mihajlovic e Raiola. “Sinisa l’ho conosciuto quando la mia carriera era ancora agli inizi e per me era come un fratello maggiore – ha detto Mario – sicuramente un carattere duro, ma stavo davvero bene con lui quando ero a Milano“.
Un’altra persona fondamentale per la sua carriera è sicuramente Raiola. “Procuratori come Mino non nasceranno più – ha raccontato l’attaccante – tra di noi c’era un rapporto bellissimo e manca. Al presidente del Nizza scherzando gli consigliava di non prendermi. Questo mi ha permesso anche di guadagnare di più“.
La Nazionale
Non poteva mancare un passaggio sulla Nazionale e se si sarebbe chiamato al posto di Mancini. “Bella domanda – ha ammesso Balotelli – di sicuro non essendo continuo nei 90 minuti mi sarei fatto subentrare. Di nuovo con la maglia azzurra? Non so se direi di sì. Le delusioni sono state moltissime“.
In conclusione Super Mario ha parlato anche della esperienza non fortunata con la maglia del Brescia: “I tanti cambi di allenatori non ci hanno reso la vita facile. La Serie A dei tempi era sicuramente un campionato complicato vista la presenza di calciatori forti, ma ci furono diversi cambiamenti che non ci hanno aiutato“.