Cile, paura nella serata di ieri: il violento terremoto riporta indietro nel tempo

Una terribile scossa registrata nella serata di ieri che ha gettato il Paese nel panico e proiettato verso un brusco risveglio. Ora si attende di contare quali potrebbero essere i danni e le conseguenze dell’accaduto, riportando il Cile ad anni precedenti, come nel caso del “Grande Terremoto Cileno” del 1960, o il più recente del 2010 a Concepción. 

Le prime immagini, diffuse sui social, sono impressionanti e mostrano un gruppo di giovani cileni allontanarsi da un locale tra grida e terrore.

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(Ansa)

La scossa di terremoto è stata registrata alle 20:48 di ieri ora locale, l’1:48 di oggi in Italia, sulla costa del Cile centrale. L’intensità dell’evento sismico è stata indicata come pari a magnitudo 6.4.

I dati del sisma registrato in Cile

I primi dati diffusi hanno individuati quali sono le ripercussioni dell’accaduto. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs ha infatti affermato che il sisma ha avuto ipocentro a 51 chilometri di profondità ed epicentro 40 km a largo della città portuale di Coquimbo, capoluogo della provincia di Elqui.

Una scossa che è stata avvertita dalla popolazione cilena in modo chiaro ed inequivocabile. Tuttavia, al momento non si hanno informazioni di particolari danni a persone o cose, né tantomeno sono stati diramati, al momento, alcuni allerta tsunami.

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(Ansa)

Tuttavia, la paura nella popolazione è stata grande, con un evento sismico che ha così riportato alla memoria altri ben più violenti avvenuti negli scorsi decenni. Come nel 22 maggio 1960, quando si registrò quello che ancora oggi è ricordato come il terremoto più grande della storia, a Valdivia. La scossa fece registrare una magnitudo di 9.5 e durò per ben 13 minuti. Il megasisma fu avvertito in differenti parti del pianeta e produsse un maremoto, con onde alte fino a 25 m. Un drammatico evento, per fortuna, diverso da oggi ma che ha lasciato ferite ancora aperte nella memoria collettiva cilena. 

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