La ministra dell’Università Anna Maria Bernini si trova alle prese con lo scandalo dei test per l’ammissione a medicina diffusi illecitamente prima della prova. “Ho chiesto l’immediata convocazione della Crui e del consorzio Cisia per ricevere informazioni su presunti abusi nello svolgimento dei test di medicina”, ha detto al Sole24Ore.
“Cisia ci ha comunicato l’infondatezza delle indiscrezioni e ha confermato che non ci sono state irregolarità”, ha aggiunto.
Quello ai danni delle facoltà di medicina, con le soluzioni che sono circolate indebitamente prima dello svolgimento delle prove d’ammissione, sta diventando un vero e proprio caso nazionale su cui persino il ministro Bernini ha dovuto farsi avanti, chiedendo spiegazioni. “Le verifiche sono comunque in corso”, ha detto Bernini intervistata dal quotidiano di Confindustria. “E’ nostro interesse fare piena luce su questa vicenda a tutela innanzitutto degli studenti”.
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La ministra ha inoltre spiegato che il Tolc, vale a dire i Test online per l’ingresso all’università, sono ancora alla “prima prova pratica” e nel caso ci siano malfunzionamenti il ministero si è detto pronto a rivederli. “Vogliamo che l’anno accademico inizi bene e con regolarità, e soprattutto vogliamo un sistema che funzioni perché il nostro obiettivo è continuare ad aprire, sempre in maniera sostenibile, l’accesso a medicina”. Una decisione dettata dall’allarme sulla scarsità di medici che sale giorno dopo giorno da molte città italiane, e che stride in modo particolare con l’idea di una selezione particolarmente rigida nell’ingresso ai corsi universitari per coloro che intendono intraprendere la carriera medica.
Per quanto riguarda invece la manovra, Bernini commenta: “Sappiamo che questa legge di bilancio non sarà semplice, ma ci sono delle priorità che il governo non mette in discussione. La tutela del diritto allo studio è una di queste. Deve essere un diritto reale e lo abbiamo già dimostrato all’indomani del nostro insediamento destinando risorse per un miliardo”.
Poi conclude: “Quest’anno ci siamo dati un altro obiettivo: garantire borse di studio anche agli idonei non beneficiari, in modo da coprire interamente la platea degli aventi diritto”. E “altra nostro priorità è il potenziamento delle borse dei dottorati di ricerca in generale e con particolare riferimento a quelli che abbracciano le materie del futuro, come l’intelligenza artificiale e le tecnologie quantistiche, su cui il Governo sta puntando la sua azione anche per venire incontro alle esigenze delle imprese”.