Nuova mossa da parte del presidente della Russia, Vladimir Putin. Nelle ultime ore, al Cremlino, è stato convocato l’ambasciatore straniero del Paese
“Passi non amichevoli“. Per questo motivo la Russia ha deciso di convocare, nelle ultime ore, l’ambasciatore dell’Armenia, Vagarshak Harutyunyan. Il tutto dopo che la città di Erman aveva emanato un comunicato affermando che le esercitazioni con l’esercito degli Stati Uniti D’America dovrebbero andare in porto. Senza dimenticare le crescenti critiche al ruolo di Mosca nello stallo del Nagorno-Karabakh. Una nuova mossa che ha spiazzato e non poco.
Tanto è vero che è arrivata dopo che il Cremlino ha deciso di mettere in guardia, contro le esercitazioni degli USA, mentre aumentano le tensioni tra Armenia ed Azerbaijan sul Karabakh. Non è affatto un mistero che Erevan sia considerato un alleato importante da parte della Russia. Tanto è vero che, in più di una occasione, ha sempre criticato la missione di pace da parte di Mosca. Tanto è vero che il ministero degli Esteri russo ha diramato una nota.
Questo il contenuto della stessa: “La leadership armena ha compiuto negli ultimi giorni una serie di passi ostili. Tra queste figurano anche le esercitazioni militari statunitensi in territorio armeno“. In particolar modo il viaggio a Kiev da parte della moglie del primo ministro armeno e l’adesione di Erevan alla Corte penale internazionale.
Russia infuriata con l’Armenia, convocato ambasciatore al Cremlino
Allo stesso tempo il ministero degli Esteri di Mosca ha dichiarato che l’inviato armeno è stato sottoposto ad una “dura presentazione“. Nonostante sia stato convocato, il ministero ha sottolineato che la Russia e l’Armenia “rimangono alleate e tutti gli accordi sullo sviluppo del rafforzamento della partnership saranno rispettati“.
Non è finita qui visto che la capitale russa ha mostrato più di una preoccupazione in merito alla detenzione di un blogger armeno della sua testata ‘Sputnik‘. Anche se, successivamente, da Erevan hanno fatto sapere di aver rilasciato. La Russia ha inviato forze di pace in Karabakh come parte di un accordo mediato da Mosca per porre fine alla guerra del 2020 tra Armenia e Azerbaigian. In molti, specialmente gli alleati della Russia nell’ex spazio sovietico, hanno messo in dubbio il ruolo di Mosca. Soprattutto dopo l’invasione e l’inizio del conflitto che si sta verificando in Ucraina.