In merito all’argomento relativo alla ‘Via della Seta’ con la Cina ha voluto fare chiarezza Antonio Tajani. Quest’ultimo ne ha parlato in una intervista alla ‘Repubblica’
Nelle ultime ore non si sta parland0 d’altro se non dei continui rapporti di collaborazione con la Cina. Quelli non smetteranno assolutamente di esistere. Allo stesso tempo, però, c’è da precisare alcune importanti novità. Le stesse che riguardano la “Via della Seta“. Il nostro Paese si chiama completamente fuori. Come riportato in precedenza, però, l’obiettivo è quello di consolidare l’intesa con il Paese asiatico per rafforzare le relazioni.
Il tutto è stato confermato nel corso dell’incontro, avvenuto a Nuova Delhi nel G20 in India, tra la premier Giorgia Meloni e il suo omologo cinese Li Qiang. Nel frattempo sono arrivate anche le dichiarazioni da parte di Antonio Tajani. Dopo essere stato impegnato nella kermesse di ‘Forza Italia‘ che si è tenuta a Gaeta, il ministro degli Esteri ha parlato della vicenda Cina in una intervista alla ‘Repubblica‘.
Via della Seta interrotta, Tajani: “Non è stata vantaggiosa per noi”
Queste sono le parole da parte del vicepremier: “La Via della Seta è una pagina delle nostre relazioni con la Cina che non è stata vantaggiosa per noi, l’ho detto chiaramente a tutti i vertici del governo cinese. In questo caso avere un quadro positivo di collaborazione dal punto di vista economico con la Cina, un partner strategico voluto da Silvio Berlusconi fin dal 2004, per noi è un elemento fondamentale”.
In merito al partenariato strategico aggiunge il suo pensiero “Vogliamo valorizzare e utilizzare questo strumento: vogliamo rafforzare la cooperazione economica e sostenere l’export delle nostre Pmi in vari settori, tra cui l’agroindustria. Vogliamo consolidare il nostro legame culturale nel settore della ricerca e dell’università e anche nel settore del turismo. Bernini e Santanchè andranno a breve in Cina, prima della visita di Meloni e di Mattarella”.