Momenti di panico in carcere, reazione detenuto spaventa figlia

Momenti di panico quelli che si sono verificati nel carcere, la reazione del detenuto ha spaventato e spiazzato la figlia: cosa è successo

Una vicenda che arriva direttamente da Terni. Protagonista un uomo di 30 anni, del Lazio, che si trova in questo momento nella media sicurezza del carcere di Sabbione. Le accuse nei suoi confronti sono di furto e ricettazione. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Messaggero” pare che non ne vuole assolutamente sapere di salutare sia la compagna e nemmeno la figlia di 4 anni. Cosa è successo? L’agente della polizia penitenziaria lo invita a chiudere il colloqui visto che il tempo era terminato.

La vicenda arriva da Terni
Carcere (Ansa Foto) Notizie.com

Nessuno, però, si sarebbe aspettato la reazione dell’uomo che ha spiazzato tutti. In particolar modo la figlia che ne è uscita traumatizzata. A quanto pare il detenuto ha iniziato a rompere delle sedie e tavolini all’interno della sala. Non solo: cerca anche di spaccare le telecamere interne. A cercare di “aiutarlo” la compagna che tenta di barricarsi all’interno della sala colloqui. Il tutto sotto gli occhi della figlia che inizia a piangere. Gli agenti cercano di tranquillizzarla con una bugia: ovvero che i suoi genitori stavano giocando.

Terni, detenuto va in escandescenza sotto occhi della figlia: sarà trasferito

Un gioco che, però, non le piaceva affatto. Dopo un po’ di tempo il personale è riuscito a portare alla calma la situazione. Tanto da far presente che il colloquio si svolgeva anche con la piccola. Questo è quanto annunciato dal segretario nazionale umbro del Sappe, Fabrizio Bonino. Un episodio che è andato in scena venerdì 8 settembre, verso l’ora di pranzo. Per il detenuto è scattata la denuncia penale. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

La vicenda arriva da Terni
Carcere (Ansa Foto) Notizie.com

Il 30enne verrà trasferito. Non si tratta affatto del suo primo trasferimento visto che, in passato, era stato spostato in diversi penitenziari dopo essere stato trovato in possesso di telefoni cellulari in cella. Di questa vicenda ne ha parlato anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece: “Sono stati momenti di grande tensione. Gestiti al meglio dal direttore e dal personale di servizio della polizia penitenziaria. Questo gesto sottolinea, ancora una volta, la criticità che si vive all’interno delle carceri“.

 

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