Saviano: “Lo Stato c’è? E’ assente. Decreto baby gang? Non serve a nulla”

Ennesimo attacco di Roberto Saviano nei confronti del governo. Questa volta lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” 

Dieci giorni fa il governo, con Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi, si è presentata a Caivano (provincia di Napoli) dopo gli episodi di violenza sessuale che hanno visto come vittime due cuginette minorenni di 13 anni. Nelle ultime ore, però, sempre nei pressi del Parco Verde la camorra è tornata nuovamente a farsi viva sparando. Per dare un segnale contro lo Stato. In merito a questo episodio e molto altro ancora ne ha parlato Roberto Saviano.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Lo scrittore Roberto Saviano (Ansa Foto) Notizie.com

Lo scrittore ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa“. In merito allo slogan lanciato dalla premier “Lo Stato c’è“, Saviano non è del tutto convinto. “E’ peggio di uno slogan. Dicono che ci sono ed invece lo Stato è assente. Deresponsabilizza tutti. Se lo Stato c’è, perché dovrei esserci anch’io? Se lo Stato c’è, allora le cose si sistemeranno presto. Ieri notte c’è stata un’altra stesa”.

Poi il riferimento a Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso a 24 anni per futili motivi (scooter parcheggiato male) in piazza Municipio a Napoli: “Il ragazzo è stato assassinato il giorno in cui Meloni era attesa a Caivano per una visita annunciata. Ovviamente è una tristissima coincidenza che però ci dice tanto su come questo governo, ma in generale la politica e le istituzioni, vengono valutate dal mondo criminale”.

Saviano sul decreto baby Gang: “Non serve a nulla”

Dopo aver visto la presenza del governo al Parco Verde ha pensato: “È la fine di tutto. È la fine di ogni racconto che alla base abbia almeno un brandello di verità. Tutto ciò che il populismo sovranista tocca diventa pura propaganda. È stato così per tutto, per lo stato dell’economia italiana, per l’immigrazione”.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Lo scrittore Roberto Saviano (Ansa Foto) Notizie.com

In merito al decreto baby gang (ovvero quello che prevede più carcere e repressione) è stato fin troppo chiaro: “Non serve a nulla. Magari fossero solo parole. Sono parole drammatiche, insensate e che con il sistema giudiziario e carcerario italiano non hanno alcuna speranza di essere attuate. Il carcere oggi è una palestra di crimine nel nostro Paese, e la repressione ha senso solo quando ogni deterrente ha fallito. Ma se qui in Italia non si fa prevenzione, come si può pretendere di punire?”.

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