Energia, Pichetto Fratin non cambia idea: “Avanti col nucleare”

In una intervista rilasciata al quotidiano “Gazzetta del Mezzogiorno” il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha voluto fare il punto della situazione 

Tanti sono stati gli argomenti che Gilberto Pichetto Fratin ha affrontato in una intervista che ha rilasciato alla ‘Gazzetta del Mezzogiorno‘. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha parlato dell’ex Ilva, fino ad arrivare ai rigassificatori, passando per Cerano ed i parchi eolici offshore al nucleare. Nel corso della stessa ha specificato che il percorso verso la transizione ecologica non si fermerà. Anche se ha ribadito che ci vorrà tempo.

Intervista alla 'Gazzetta del Mezzogiorno'
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin (Ansa Foto) Notizie.com

Su uno dei temi più importanti, ed allo stesso tempo sensibili, come quello relativo al nucleare ha ribadito il proprio pensiero: “Fra pochi giorni, il 21 settembre, si riunirà per la prima volta presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la “Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile. Questa mia iniziativa punta a riunire attorno a un tavolo tutte le Istituzioni coinvolte a vario titolo sul nucleare, università ed enti di ricerca e le tante aziende private che hanno continuato a lavorare e a studiare in questo campo ed oggi hanno importanti ruoli in progetti all’estero“.

Nucleare, Pichetto Fratin: “Abbiamo bisogno di ragioni fondative”

Sempre rimanendo in tema nucleare ha precisato: “Noi abbiamo bisogno delle ragioni fondative del mio ministero: ambiente e sicurezza energetica. Ambiente perché il nucleare di quarta generazione, come ha riconosciuto anche l’Unione Europea, può essere definito ecosostenibile.

Intervista alla 'Gazzetta del Mezzogiorno'
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin (Ansa Foto) Notizie.com

Per quanto riguarda la sicurezza energetica perché i reattori nucleari sul nostro territorio sono un elemento di certezza per avere elettricità senza dover dipendere da nessun paese straniero. I tempi di questo “ritorno al futuro” sono difficili da calcolare: certamente non brevissimi. Non stiamo decidendo di aprire nuove centrali, ma poniamo le basi per consentire al Paese di avere nuove energie per il futuro”.

Gestione cookie