Viene promosso, ma i genitori chiedono la bocciatura per il loro figlio: adesso l’ultima parola spetta al Tar
“Grazie per la promozione di nostro figlio, ma vogliamo che ripeta l’anno”. A dire il vero non sappiamo quali siano state le parole esatte, ma la sostanza non cambia. Una vicenda che arriva direttamente dalla città di Trento dove una coppia di genitori si è rivolta al Tar per chiedere una richiesta a dir poco insolita.
Ovvero che la promozione del figlio, iscritto in una scuola elementare, fosse annullata. Una richiesta che ha del singolare visto che non è affatto una cosa di tutti i giorni. Soprattutto perché, alla fine dell’anno scolastico, ci sono tantissimi ricorsi effettuati dagli stessi. Ma per un altro motivo, ovvero che il loro figlio (bocciato) venisse promosso.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “L’Adige” la decisione dei due coniugi è stata quella di anteporre il benessere del proprio figlio, garantendogli la possibilità di ripetere l’anno nella maniera più serena possibile. Soprattutto dopo aver trascorso un periodo molto difficile della sua vita per alcuni problemi di salute.
Tanto è vero che è stato quasi obbligato a non presentarsi a scuola e ad assentarsi alle lezioni per lunghi periodi. Nonostante tutto questo, però, nell’anno scolastico passato il ragazzino è riuscito comunque a stare al passo dei suoi compagni di classe. Alla fine i professori lo hanno promosso visto che la sua valutazione era più che sufficiente.
Trento, genitori chiedono annullamento promozione figlio: Tar valuta decisione
Non per i genitori che hanno effettuato un altro tipo di richiesta molto diversa dal solito. Al dirigente scolastico, infatti, hanno chiesto di annullare la decisione e di fargli ripetere l’anno. Dopo aver ricevuto una secca risposta negativa da parte dello stesso, il padre e la madre del ragazzo non si sono affatto arresti ed hanno deciso di rivolgersi al giudice amministrativo.
Il dirigente non ne voleva assolutamente sapere di convocare nuovamente un consiglio di classe con gli insegnanti per la decisione presa dai genitori del ragazzo. Una vicenda che, ovviamente, nella comunità non è passata affatto inosservata. Tanto è vero che ha fatto il giro della città ed ha creato non poche polemiche. C’è chi si trova d’accordo con la decisione dei genitori e chi esattamente il contrario.
L’ultima parola, però, come riportato in precedenza spetterà al Tar. Con un decreto pubblicato prima dell’avvio delle lezioni è stata accolta, in via cautelare, la decisione dei genitori. Qualcosa di più se ne saprà alla fine del mese di settembre in sede collegiale. Chissà come andrà a finire.
