In un’intervista a TvPlay.it, Sebastian Frey ha svelato alcuni retroscena inquietanti sull’allenatore francese Raymond Domenech.
Forse le 446 presenza in Serie A – grazie alle quali è il quinto straniero di sempre per presenze nella massima lega italiana – e la sua invidiabile disinvoltura nel parlare la nostra lingua, ci hanno fatto dimenticare che Sebastian Frey è francese, ma la sua esperienza in nazionale, come testimoniato da una recente intervista ai microfoni di TvPlay.it, non è stata delle migliori.
Lo zampino di uno degli allenatori più odiati di sempre dagli italiani, Raymond Domenech, avrebbe inevitabilmente macchiato il percorso in nazionale di Frey, che ha raccontato i controversi comportamenti dell’allenatore francese.
L’odio di Domenech per gli italiani
A quanto pare, il risaputo odio che Domenech nutriva nei confronti degli italiani, lo ha spinto ad emarginare il povero Sebastian Frey, colpevole soltanto di giocare nel bel paese: “In Francia io sono stato fatto fuori da Domenech perché giocavo in Italia e lui odiava gli italiani. Faceva teatro e si era convinto che gli astri condizionassero le prestazioni. Sono le pazzie di un personaggio. Mi ha detto in faccia che non voleva convocarmi perché giocavo in Italia. Gli dissi in Under 21 che non volevo più giocare con lui. Mi obbligava a saltare la partita dell’Inter e ci metteva in panchina. Eravamo io e Dalmat. Mi disse che non poteva vedere gli italiani ed in questo modo faceva un dispetto agli italiani”. Risvolti inquietanti, che non possono che alimentare l’astio che il popolo italiano coltiva da svariati anni nei confronti dell’allenatore a capo della Francia, negli indimenticabili mondiali del 2006.
Donnarumma e la nuova nazionale
Frey è stato un portiere di livello internazionale e ora, in veste da commentatore, la sua opinione su altri estremi difensori in attività, non può che rappresentare una fonte autorevole di consigli e disamine. In questa occasione, il francese si è espresso su Donnarumma: “Mi sono sentito spesso con Donnarumma che è una persona eccezionale. E’ stato massacrato per una incertezza. C’è un errore. Dopo gli Europei tutti dicevano che era il portiere più forte del mondo. Ha sbagliato talvolta, ma metterlo in discussione prima di una partita così importante non ha nessun senso. E’ un portiere di esperienza ed è uno dei leader della Nazionale a soli 24 anni. Non possiamo massacrarlo un giorno ed il giorno dopo celebrarlo, serve equilibrio. Si gioca a San Siro stasera, immaginate la situazione che dovrà affrontare Donnarumma. L’Italia ha uno dei portieri più forti del mondo. Il popolo italiano non è obiettivo su Donnarumma”.
Ecco poi qualche commento sulla recentissima gestione Spalletti e le opinioni sulla sfida in atto contro l’Ucraina: “Spalletti ha provato a calmare le acque su Donnarumma, è stato molto bravo ed intelligente. In una amichevole sarei ben contento di vedere all’opera Vicario e Meret. Ma questa (contro l’Ucraina) è una partita ufficiale, è giusto che giochi lui! Mi aspetto un Donnarumma molto carico, io ero al massimo quando sapevo di trovare un ambiente ostile a me. Deve avere equilibrio, se ci riuscirà farà una grande partita”. Sulla coraggiosa scelta schierare Raspadori al posto di Immobile: “Penso che per stasera Raspadori falso nove sarebbe la soluzione ideale per l’Italia”, ma “Immobile è il capitano della Nazionale, dopo una partita è già fuori? Mi sembra esagerato”.
Il caso Pogba
Arriva anche un commento sugli ultimi aggiornamenti in merito alla questione Pogba, attualmente indagato per doping: “E’ un dispiacere vedere Pogba in questa situazione. Vedeva la luce in fondo al tunnel… In caso di doping la Juventus ha il diritto di chiedere un risarcimento danni al pari dei suoi sponsor. Il rapporto si potrebbe chiudere anche immediatamente se non erro, questa storia potrebbe togliergli tutto. Potrebbe essere purtroppo la sua fine”.