È il giorno della visita di Giorgia Meloni e di Ursula von der Leyen a Lampedusa.
Nei giorni scorsi la premier italiana ha invitato la presidente della Commissione Ue a vedere con i propri occhi la situazione in Sicilia, dove in questi giorni sono aumentati gli sbarchi.
“Stiamo realizzando passo dopo passo quanto contenuto nel nostro programma elettorale. La nostra visione è chiara e strutturale”, dichiara Sara Kelany, responsabile dell’immigrazione per Fratelli d’Italia. “Non abbiamo fatto proclami, ma stiamo agendo per realizzare le nostre promesse ed è sotto gli occhi di tutti. In più, lo stiamo facendo in un contesto di emergenza, che sarebbe stata ingestibile se ci fosse stata la sinistra al nostro posto”.
Onorevole Kelany, oggi è il giorno della visita di Ursula von der Leyen a Lampedusa.
“Quello che si sta facendo è linea con il programma di governo, andremo avanti con la linea europea. Oggi von der Leyen è a Lampedusa e la premier Meloni ha scritto anche a Charles Michel affinché nel prossimo Consiglio Ue si affronti il problema della dimensione esterna dell’immigrazione, anche con l’istituzione di una missione militare europea per affrontare l’emergenza degli sbarchi e limitare le partenza. La linea internazionale è chiara”;
A livello nazionale invece, uno dei temi è quello dei migranti irregolari.
“Saranno modificate le misure già assunte nei precedenti decreti in senso ancor più restrittivo, con riferimento al periodo di trattenimento dei migranti irregolari sul suolo nazionale. Utilizzeremo ciò che consentono le normative europee per consentire il trattenimento dei migranti nei centri fino a 18 mesi. Questo perché migranti irregolari che arrivano in Italia sappiano che quando arrivano saranno trattenuti. E se non ci sono i presupposti per la protezione internazionale nei Paesi di partenza, dovranno tornare indietro”;
Dopo le parole di Giorgia Meloni, Berlino e Parigi hanno riattivato il meccanismo di solidarietà.
“Ieri Francia e Germania hanno cominciato ad assumere posizioni più concilianti. Berlino ha riattivato il meccanismo volontario di solidarietà, affermando che dal punto di vista umanitario c’è bisogno di sostenere l’Italia. Contestualmente il ministro dell’Interno francese Darmanin ha sentito Piantedosi, affermando che la Francia sarà al nostro fianco. Queste dichiarazioni sono successive alle dichiarazioni di Meloni e fanno ben sperare nella volontà dei singoli Stati membri di aiutare l’Italia”;
Le opposizioni accusano il governo di mancanza di organizzazione nei centri di accoglienza.
“È una falsità: negli anni passati con pressioni migratorie molto meno importanti di quelle che stiamo affrontando noi, il centro di Lampedusa era inapprocciabile. Addirittura, su circa 300 posti di capienza si registravano circa 3mila arrivi che non venivano smistati. Oggi invece, con l’approccio del governo Meloni, la gestione commissariale del prefetto Valenti, l’attivazione del Comitato interministeriale per la sicurezza e la gestione della Croce Rossa, la situazione è migliorata dal punto di vista logistico nonostante siano aumentati gli sforzi”;
Vi accusano anche di non portare avanti le promesse del programma elettorale.
“Anche questa è una falsità: stiamo realizzando passo passo quanto scritto nel programma elettorale. Semmai il problema è che le sinistre non hanno mai avuto una visione strutturale ed hanno sempre sponsorizzato la politica dei porti aperti, senza avere una visione chiara rispetto al metodo per affrontare il problema migratorio. Noi invece, abbiamo una visione strutturale e la stiamo realizzando. A cominciare dagli accordi con i Paesi di provenienza: Meloni è stata fautrice dell’accordo tra von der Leyen e la Tunisia per il controllo delle frontiere, negli ultimi tre Consigli europei il governo ha portato l’attenzione alla dimensione esterna dell’immigrazione al centro dell’agenda. Inoltre ricordo che Meloni ha appena detto che sta operando per avviare una missione congiunta con l’Europa per il blocco delle partenze. Non abbiamo fatto proclami, ma stiamo agendo per realizzare quanto scritto nel programma elettorale: è sotto gli occhi di tutti. In più, lo stiamo facendo in un contesto di emergenza che sarebbe stato ingestibile se al nostro posto ci fosse stata la sinistra”.