Noto: “Duello governo Pontida-Lampedusa? Non ha vinto nessuno” – VIDEO

Il sondaggista Antonio Noto in esclusiva ai nostri microfoni: “Vi spiego perché tra Meloni e Salvini non ha vinto nessuno”.

Nel duello a distanza, non voluto, tra Pontida e Lampedusa, tra Salvini e Meloni, non ha vinto nessuno. La vittoria c’è quando la palla va in goal, e poi è difficile vincere su un tema tanto complesso come quello dell’immigrazione“. Lo ha detto a Notizie.com Antonio Noto di Noto Sondaggi, al quale abbiamo chiesto anche se in vista delle prossime europee FDI veda minato il proprio consenso rispetto alla campagna elettorale lanciata anche ieri da Pontida, dove sul palco Matteo Salvini ha accolto Marine Le Pen.

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Antonio Noto in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Antonio Noto, il duello a distanza tra Meloni e Salvini lo ha vinto qualcuno?

No, in realtà non lo ha vinto nessuno anche se non era un duello voluto. Infatti, Pontida era programmata mentre Lampedusa è strettamente legata ai fatti di cronaca. Tra l’altro su questo tema è complicato conquistare un successo perché l’immigrazione è un argomento condizionato da fattori esterni”.

Noto: “Non è semplice impostare una campagna elettorale sull’immigrazione”

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Il sondaggista Antonio Noto – Notizie.com – © Ansa

Sull’immigrazione si sono impostate la maggior parte delle campagne elettorali e di fatto è iniziata quella delle prossime Europee.

Sì, questo è vero. Però bisogna capire se per i partiti è un bene o un male impostare la propria idea bandiera su un progetto spinoso e di difficile soluzione. Se stai all’opposizione è più semplice perché non tocca a te risolvere il problema e, quindi, poi acquisire punti puntando su un qualcosa non semplice da risolvere. Se sei al governo, invece, non puoi incolpare nessuno e i cittadini badano al risultato finale. Quindi se non raggiungi l’obiettivo non è facile confermare il consenso“.

Fratelli d’Italia può trovare intaccato il suo consenso considerato il tipo di campagna elettorale della Lega?

Al momento no. Tutto sommato FdI consolida il 26% che ha avuto lo scorso anno. Questa percentuale è formata da un 6-7% di elettori che si dichiarano di destra. Ma ad un ulteriore 20% di elettorato non importa il posizionamento politico. Possono votare un partito di destra o di sinistra. Quindi hanno scelto la presidente Meloni perché condividevano il progetto“.

Abbiamo parlato di FdI e della Lega, nella coalizione centrodestra c’è anche Forza Italia. Il partito sta vivendo una fase di recessione? Ovviamente c’è stata la scomparsa del presidente. Però Tajani ha preso in mano il partito e anche loro guardano alle Europee.

Sì, assolutamente. Diciamo il tema Forza Italia può essere misura più sul lungo periodo che sul breve. Faccio un esempio concreto: non è che gli elettori che votavano prima questo partito per la presenza di Berlusconi, ora non lo fanno più. Questo non vuol dire che nei mesi prossimi o tra un paio d’anni potranno cambiare idea. Però oggi tutto sommato Forza Italia ha lo stesso consenso dello scorso anno. Perde qualche punto, ma è abbastanza fisiologico“.

Intervista a cura di Luigia Luciani

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