“L’innalzamento del periodo di trattenimento dei migranti nei centri a 18 mesi servirà a fare indagini più complete sul loro status”.
In un’intervista a Notizie.com, il senatore Giovanni Berrino, nel Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione per Fratelli d’Italia, spiega che il provvedimento “servirà anche da deterrente alle partenze: ha già funzionato negli altri Paesi. Ma allo stesso tempo servirà anche a fare indagini più approfondite per capire la situazione di queste persone”.
Il provvedimento sui migranti approvato ieri dal Consiglio dei ministri è “coraggioso, soprattutto in un momento complicato per la gestione sul territorio nazionale e in Europa dei migranti che arrivano”, aggiunge.
Senatore, come verranno svolte le indagini per capire le nazionalità e le generalità di tutti i migranti, per evitare di rimpatriare chi invece avrebbe diritto a restare in Europa?
“Quelli che dimostreranno di rischiare la vita nel loro Paese saranno coperti dallo status di rifugiato. Il rimpatrio ovviamente non avviene nel Paese di partenza ma in quello di origine”;
Per mettere in pratica il provvedimento è necessaria la collaborazione dell’Europa.
“L’impegno a Lampedusa di von der Leyen e le decisioni della Francia fanno pensare a un cambiamento epocale. L’apertura al blocco navale e al pattugliamento dell’Europa è stato ottenuto dopo mesi di colloqui e dopo la visita della presidente della Commissione europea, che ha visto con i propri occhi quello che avviene a Lampedusa. Forse l’Europa finalmente si è resa conto che la moltiplicazione degli arrivi tra pochi mesi diventerà un problema per tutti”;
A proposito di Lampedusa. Mentre la premier Meloni teneva una conferenza stampa con Ursula von der Leyen, il ministro Salvini era a Pontida con Marine Le Pen, preparando la campagna elettorale per le europee. Le coalizioni in Europa potrebbero mettere a rischio la tenuta del governo?
“La visita a Lampedusa di Meloni e von der Leyen era istituzionale. Conseguiranno atti concreti sulla limitazione degli sbarchi e sulle strategie per limitare al massimo le partenze mettendo a rischio meno vite. Quello a Pontida era un evento di partito, certamente un partito importante, al quale Marine le Pen ha partecipato come alleata della Lega. Non credo che ci siano dubbi sulla politica migratoria del governo. Lo ha ribadito anche il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, mettendo a tacere tutti i rumors”;
Governare in coalizioni diverse in Europa potrebbe creare divisioni in Italia?
“Il governo in Italia è solido e tutto il centrodestra ha intenzione di vincere. Si vota col proporzionale secco, non con le coalizioni. Se porteremo la maggioranza in Europa, certamente troveremo il modo per governarla. E non credo che ci sia il rischio che il governo italiano si spacchi”.
