In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto l’ex ministro della Cultura ed ex segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini
Oramai nel nostro Paese non si sta parlando d’altro se non della vicenda che riguarda il ‘Museo Egizio‘ di Torino. Ovvero dell’acceso scontro che ha visto come protagonista il direttore della struttura piemontese, Christian Greco, criticato fortemente da Maurizio Marrone, esponente di Fratelli d’Italia. Quest’ultimo lo ha invitato a dimettersi e lasciare il suo ruolo ad altre persone giudicate più “esperte” e “preparate” di lui. Allo stesso tempo, però, in molti si sono schierati dalla parte di Greco.
Tra questi il noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi. L’attuale sottosegretario alla Cultura ha fortemente difeso il lavoro del direttore del Museo Egizio e respinge le critiche che sono piovute da parte dell’esponente di Fdi. In merito a questa vicenda, però, ha voluto esprimere il suo pensiero anche il politico inquadrato in foto. Stiamo parlando di Dario Franceschini che, di cultura, ne capisce visto che in passato gli è stato affidato proprio questo ruolo (ministro).
Caos Museo Egizio, Franceschini: “Cultura patrimonio del nostro Paese”
In una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Repubblica” Franceschini si è soffermato a parlare della Cultura ribadendo: “Credo che sia un terreno che dovrebbe essere tenuto fuori dagli scontri politici perché è un patrimonio comune del Paese, è la nostra carta d’identità nel mondo. All’estero la prima cosa che viene in mente pensando all’Italia è arte, bellezza”.
Poi ha continuato e concluso in questo modo: “Per questo mi preoccupa quel che ho visto nell’ultimo anno, durante il quale ho sempre taciuto: ritenere che chi governa debba nominare solo fedelissimi è sbagliato. Anche perché rischia seriamente di rivelarsi un boomerang”.