Alemanno, il giudizio sulla Meloni spiazza tutti: “Mi ha deluso”

In una intervista rilasciata al “The Post Internazionale” ha parlato l’ex sindaco della Capitale, Gianni Alemanno

Una intervista ai microfoni del giornalista Luca Telese in cui ha parlato del più e del meno. Gianni Alemanno si racconta. Tanto da parlare della premier, Giorgia Meloni. Ma anche della rottura dell’amicizia con Fabio Rampelli. Anche se, l’ex sindaco di Roma, si è voluto soffermare proprio sulla presidente del Consiglio. Fino a questo momento, il suo lavoro, lo ha “deluso”. Parole che ha ribadito lo stesso Alemanno. Una rottura, tra loro due, che è avvenuta in merito alla vicenda sul conflitto in Ucraina.

Allo stesso tempo, però, è rimasto spiazzato sul fatto che raggiungesse una percentuale altissima di preferenze (per la precisione il 30%). Tanto è vero che si è definito anche “scettico” sul fatto che una “donna sola al comando” avrebbe potuto governare un partito di destra. In questo le dà, appunto, i meriti per essere riuscita a raccogliere dei voti superiori rispetto non solo ai partiti di “destra” ma anche di altri. I complimenti nei confronti della premier, di certo, non si sono fatti attendere.

Intervista al 'The Post Internazionale'
Gianni Alemanno (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Ha tirato fuori una carica umana, una potenza comunicativa, una volontà di riscatto che ha bucato: lei lo chiama ‘l’underdog’. Ho rotto con la destra perché ci vuole un ‘noi’ e non un ‘io‘”. Come riportato in precedenza il motivo della rottura è stata la questione della guerra in Ucraina dove disse: “‘Caro Gianni, dopo la tua presa di posizione contro la guerra, non c’è spazio per te nel partito. Io ti lascio libero‘”.

Il suo pensiero non è mai cambiato: “Dopo due mesi mi era chiaro che era una guerra da cui la Nato non vuole uscire. Combattuta non solo contro l’invasione russa, ma anche contro l’Europa. Il popolo ucraino è diventato il capro espiatorio di questa contesa tra Putin e Biden. Né Usa né Urss, Europa nazione. Noi siamo sempre stati contro gli imperialismi”.

Alemanno, dalla rottura con Rampelli alla delusione del governo Meloni

Poi la fine dell’amicizia con Rampelli: “Quando divenni segretario nazionale del ‘Fronte della Gioventù’ era con me con il ruolo di provinciale di Roma. Dopo anni di sodalizio rompiamo sulla successione. Io sostenevo Alberto Arrighi, della nostra area e lui il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio. Facciamo le primarie: vince di poco Arrighi. Fabio e il suo gruppo trovano un accordo con la Destra Protagonista di Maurizio Gasparri sul nome di Basilio Catanoso”.

Intervista al 'The Post Internazionale'
Gianni Alemanno (Ansa Foto) Notizie.com

Ritornando nuovamente verso la Meloni ammette: “Non è mai stata una donna ‘della destra sociale’. Quando fonda Fratelli d’Italia Giorgia conia lo slogan ‘Conservatori nei valori, liberisti in economia’. E salto sulla sedia!. Io non avevo creduto a Fdi. Mi sono convinto poi. Chiedo di entrare e lei mi sorride dicendo: ‘A’ Già, mi raccomando: nun fa correnti’”.

Poi precisa: “Non vogliamo far cadere il Governo, perché arriverebbe sicuramente qualcosa di peggio come un nuovo esecutivo tecnico. Ci auguriamo sempre che ci sia una nuova svolta sociale del centrodestra. Perché non sposa il salario minimo? Il lavoro povero è il primo problema dell’Italia. Giorgia è troppo disponibile e ai diktat europei. Si porta la von der Leyen in giro ovunque! Finirà per accettare anche il Mes”.

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