Il magistrato antimafia Alfonso Sabella in esclusiva ai nostri microfoni sulla morte di Matteo Messina Denaro: “Per Cosa Nostra non cambierà molto”.
Si è spento nelle prime ore di questo lunedì 25 settembre Matteo Messina Denaro. Nella giornata di venerdì i medici avevano comunicato la condizione di coma irreversibile dell’ex latitante a causa dell’aggravarsi del quadro clinico per il tumore contro il quale ormai combatteva da diverso tempo.
La nostra redazione ha contattato Alfonso Sabella, magistrato antimafia, per commentare insieme a lui la morte di Matteo Messina Denaro e come cambiano gli scenari dopo la sua scomparsa.
Sabella: “Cosa Nostra sostituisce i vertici in tempo reale”
Alfonso Sabella, è arrivata nella notte la notizia della morte di Matteo Messina Denaro. Io voglio chiedere a Lei, che è stato e continua ad essere un uomo in prima linea, cosa significa questa morte? Cosa può generare in termini di riordino della mafia?
“Mi dispiace deludervi, ma non credo che cambierà molto anche perché non muore il capo di Cosa Nostra, ma quello di Trapani e di Castelvetrano e sarà sostituito secondo le regole mafiose. Non penso che verranno modificati gli equilibri o che questo possa comportare grandi mutamenti di strategie. Messina Denaro aveva deciso, dopo la cattura di Bagarella e di Brusca, di assumere una linea totalmente diversa da quella stragista, di non raccoglie quel testimone e, quindi, di rintanarsi nella sua provincia di Trapani dove ha fatto quella sua opera, che io definisco di sommersione criminale. Quindi oggi come oggi non credo che cambi molto per Cosa Nostra. Tra l’altro sono sempre abituati a sostituire in tempo reale i suoi vertici. Certamente Matteo Messina Denaro non lascia un erede del suo stesso livello“.
Lei ha appena detto che la mafia sostituisce in tempo reale. Quindi sono mesi probabilmente che l’attenzione pubblica si concentra su Messina Denaro quando in realtà dovrebbe stare altrove?
“Attenzione esiste il 41-bis perché abbiamo preso atto che molti boss continuavano a dirigere anche dal carcere. Secondo me Salvatore Riina è morto da capo di Cosa Nostra. Matteo Messina Denaro era in una posizione completamente diversa. Probabilmente ha proseguito ad essere il numero uno della provincia di Trapani, ma non lo era di Cosa Nostra. C’è stato qualcuno che ha preso la reggenza fuori dal carcere e questa persona quasi certamente sarà il nuovo capo mandamento di quella zona. Però cambierà ben poco per quanto riguarda le dinamica. Quindi non dobbiamo abbassare la guardia perché catturare un boss non significa la fine della mafia“.
Intervista a cura di Luigia Luciani