Morte Matteo Messina Denaro, quali sono gli altri latitanti considerati più pericolosi?
Con la morte di Matteo Messina Denaro, avvenuta nella notte (precisamente alle ore 2) di lunedì 24 settembre, sono rimasti tre latitanti. Questi ultimi considerati i più pericolosi. Si tratta di un mafioso palermitano, un camorrista napoletano ed un sequestratore sardo. Stiamo parlando di: Giovanni Motisi, Renato Cinquegranella e Attilio Cubeddu. Proprio loro, infatti, sono stati inseriti nella lista del “Programma speciale di ricerca“.
Di loro non si hanno più notizie visto che sono ancora ricercati a livello sia nazionale che internazionale. Le forze dell’ordine sono costantemente alla ricerca, ma i risultati ottenuti fino ad ora sono negativi. Di loro, però, si hanno moltissime informazioni che siamo pronti a rivelarvi.
Morte Messina Denaro, chi sono i latitanti più pericolosi?
ATTILIO CUBEDDU: Nato il 2 marzo del 1947 ad Arzana (provincia di Nuoro). Non si hanno più sue notizie dal 1997. Dopo aver ricevuto un “permesso premio” (visita a moglie e figlie) non ha più fatto rientro. Si trovava nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro. Le accuse nei suoi confronti sono gravissime visto che si parla di: sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Nel 1981 partecipò al sequestro Peruzzi, in Toscana. Non solo: nel 1983 ai sequestri Rangoni Machiavelli e Bauer in Emilia-Romagna. Poi si diede alla latitanza facendo perdere le sue tracce. Fino a quando non venne individuato ed arrestato nel 1984 a Riccione. Fu condannato a 30 anni di carcere.
Non solo: il suo nome venne inserito nel sequestro di Giuseppe Soffiantini. Sospettato, anche se mai incriminato, per il sequestro di Silvia Melis, rapita a Tortolì, in Ogliastra (1997). Dal 1998 è ricercato in campo internazionale. Spuntò anche l’ipotesi di una sua uccisione, per merito del complice Giovanni Farina. Quest’ultimo, infatti, non aveva alcuna intenzione di dividere il denaro del riscatto del sequestro Soffiantini. Nel 2012 vennero riaperte le indagini: il procuratore Domenico Fiordalisi ritiene che si nasconda nel territorio dell’Ogliastra.
GIOVANNI MOTISI: Appartenente a ‘Cosa Nostra‘, considerato il killer di Totò Riina. Oltre ad essere capo clan dei Motisi. Nato l’1 gennaio 1959 a Palermo, è latitante dal 1998. E’ ricercato per omicidio: dal 2001 per associazione di tipo mafioso e dal 2002 per strage. Ricercato anche in campo internazionale dal 10 dicembre 1999. Secondo quanto riportato dal collaboratore di giustizia Calogero Ganci, Motisi era presente nel momento in cui Cosa nostra discusse dell’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Venne condannato all’ergastolo per l’omicidio del commissario Giuseppe Montana, ucciso il 28 luglio 1985.
RENATO CINQUEGRANELLA: Nato il 15 maggio del ’49. Esponente della camorra, è latitante dal 2002. E’ attualmente ricercato per associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi ed estorsione. Venne condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giacomo Frattini, giovane affiliato della ‘Nuova camorra’ organizzata di Raffaele Cutolo. Il tutto per vendicare l’omicidio in carcere di Aniello La Monica. Dal dicembre 2018 è ricercato a livello internazionale.