Stipendi, con il taglio del cuneo fiscale aumenteranno?

Stipendi, con il taglio del cuneo fiscale tenderanno ad aumentare? Tutto quello che serve sapere in merito 

Una decisione che arriva direttamente dal Governo. L’obiettivo, infatti, è quello di riuscire a contrastare la perdita del potere d’acquisto. Uno degli argomenti principali è, senza ombra di dubbio, il taglio del cuneo fiscale. Allo stesso tempo anche quello relativo all’aumento degli stipendi. Quello che la gente continua a chiedersi è: ci sarà o meno un aumento dei salari? A quanto pare, a partire dal mese di ottobre di quest’anno, ci dovrebbe essere un innalzamento importante.

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Palazzo Chigi (Ansa Foto) Notizie.com

Di quanto sarà questo aumento? Secondo quanto riportato dall’ultimo dato emanato dall’Inps sono stati confrontati gli effetti della riduzione contributiva nel 2022 e di quest’anno. Considerando, ovviamente, anche l’aumento percentuale del taglio (dello scorso luglio). Da precisare che, quando parliamo di cuneo fiscale, intendiamo il totale delle imposte che gravano sul costo del lavoro. L’agevolazione media era arrivata sui 30 euro, con valori superiori a 50 e che riguardavano solamente il 5% di coloro che ne avevano diritto.

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Ne hanno beneficiato 11 milioni di lavoratori, con retribuzioni medie arrivate così a 25.112 euro; soltanto un +4% rispetto all’anno precedente. La conseguenza è stata una forte perdita del potere d’acquisto reale. Il taglio del cuneo fiscale era stato introdotto nella legge di bilancio dello scorso anno. Per i dipendenti con salari inferiori a 2.692 euro lordi al mese. L’aliquota del 2% è stata confermata per il primo semestre del 2023. Poi salita al 6% a luglio per chi guadagna fino a 2.692 euro al mese e al 7% per chi ne guadagna fino a 1.923.

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Palazzo Chigi (Ansa Foto) Notizie.com

Nel mese di ottobre, quindi, ci dovrebbe essere un aumento di 98 euro in più. Almeno secondo la media. Quasi il 57% dei beneficiari ne percepirà 100 euro in più al mese. Senza dimenticare, però, che in tutto questo c’è un rischio. Ovvero l’aumento del reddito che può avere contraccolpi sull’Irpef dei beneficiari. In questo modo, questi ultimi, pagherebbero più tasse.

L’obiettivo del Governo è quello di rimediare, anche se informazioni in merito ce ne sono veramente poche. Ciò non vuol dire che non ne stiano parlando. Anzi. Per il 2024, infatti, sono pronti ben 10 miliardi di euro. A carico dello Stato, per evitare una riduzione dai 40 ai 110 euro netti in busta paga.

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