Regione Lazio: parte il 2 ottobre la vaccinazione anti-Covid. Consigliata ai sanitari, ai fragili e ai caregiver
Il prossimo 2 ottobre, nel Lazio, partirà la campagna di vaccinazione anti Covid-19, in concomitanza con l’antinfluenzale.
La somministrazione delle dosi sarà affidata alle Aziende sanitarie locali per il personale sanitario operante negli ospedali e nelle strutture presenti sul territorio competente. Nella prima parte della campagna, la Regione Lazio dà priorità agli operatori sanitari e sociosanitari di Asl, Aziende ospedaliere, Policlinici universitari, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
Covid, il 2 ottobre parte la vaccinazione nel Lazio. Prima sanitari, fragili e caregiver
Tra le categorie prioritarie di una vaccinazione che non è obbligatoria ma fortemente consigliata, ci sono anche i professionisti delle Residenze sanitarie assistenziali e delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali, ovvero chi lavora nelle case di riposo e nelle strutture riabilitative con i relativi ospiti, le cui vaccinazioni avverranno sotto la supervisione dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl, in collaborazione con i Medici di medicina generale. La seconda fase della campagna vaccinale partirà invece dal 16 ottobre, quando la somministrazione delle dosi sarà assicurata per i cittadini con età superiore agli 80 anni e le persone fragili. Per questi ultimi, l’accesso sarà garantito grazie al lavoro dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta.
Inoltre, la Regione Lazio ha predisposto la prenotazione online presso i punti di somministrazione vaccinale delle strutture sanitarie, attraverso la piattaforma https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it oppure al numero di telefono 06.164.161.841, che sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 7 e 30 alle 19 e 30 e il sabato dalle 7 e 30 alle 13. Per i cittadini che necessitano di ulteriori chiarimenti, è stato istituito il numero verde 800118800, a cura di Ares 118, per i seguenti servizi. A partire dal 30 ottobre sarà possibile poi somministrare le dosi anche alle altre fasce della popolazione, consigliando i familiari, i conviventi e i caregiver di persone con gravi fragilità; mentre le farmacie di comunità diventeranno centri vaccinali dal mese di novembre.