Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’
Un Francesco Lollobrigida a 360° quello che si è raccontato in una intervista al ‘Corriere della Sera‘. Tanti sono gli argomenti che il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha voluto affrontare. In primis quando si trovavano dalla parte dell’opposizione (più di un anno fa) e che non avevano mai preso in considerazione l’idea che gli indicatori economici potessero servire per poter valutare la solidità di un governo. Segno del fatto che il suo pensiero non cambia: “Devono essere sempre i cittadini a decidere“.
Sullo spread ha ribadito: “E’ assai più basso di quando abbiamo iniziato a governare. E anche di valori raggiunti durante l’attività di esecutivi precedenti. E non mi ricordo all’epoca strilli o titoli che sottolineavano presunte impennate“. Sulla Borsa ha ribadito: “Segna una crescita eccezionale. Superiore ai valori pre crisi del 2008. Forse la migliore nella Ue. Dunque questo tifo spregiudicato di alcuni a descrivere una crisi economica e finanziaria insostenibile non corrisponde a realtà“.
Lollobrigida annuncia: “Dopo Meloni ci saranno le elezioni”
Una intervista che è continuata in questo modo: “Tifosi della crisi anticipata visto che sono scesi in campo dal giorno dopo l’insediamento del governo Meloni. Paventavano isolamento internazionale, violazioni dei diritti, economia allo sbando. Nulla si è verificato. E in realtà non c’è alcuna alternativa possibile“.
Cosa ne sarà del dopo governo Meloni? “Tra 4 anni o quando dovesse finire, ci saranno le elezioni. Fratelli d’Italia, che in Parlamento è decisivo, non convergerà su alcun governo tecnico. O non uscito da un voto popolare. Lealtà degli alleati? Ne siamo certi. Lo dimostrano i fatti, più delle dichiarazioni“.
Poi ha ribadito: “Ognuno ha il diritto di esprimere posizioni politiche, motivando gli elettori in vista del voto europeo“. Per quanto riguarda i temi importanti, però, ha voluto precisare: “Sui temi fondamentali la Meloni è premier, Salvini e Tajani sono vicepremier, Giorgetti ministro dell’Economia. Non si può più, come in passato, scaricare responsabilità sulle politiche del governo“.
In conclusione sulla crisi: “Credo che si tratti di un tema congiunturale e nessuno ne è esente. Al netto delle ragioni internazionali, dalla guerra in Ucraina ai colpi di Stato in Africa, noi subiamo l’effetto di superbonus e reddito di cittadinanza“.