Quella di Mestre è “una delle tragedie automobilistiche più gravi del nostro Paese. Colpisce ancora di più perché sono rimasti coinvolti turisti venuti in Italia ad ammirare la città di Venezia”.
In esclusiva a Notizie.com, Pierantonio Zanettin, senatore veneto di Forza Italia, sul disastro del bus di turisti caduto da un cavalcavia a Mestre il 3 ottobre. “Colpisce anche perché è morto un autista delle linee locali. In Aula mi sono permesso di esprimere la solidarietà di FI e mia personale alle vittime e alle loro famiglie e un augurio di guarire ai feriti. Ho ringraziato anche le forze dell’ordine, i pompieri e i volontari che fin dai primi minuti si sono prodigati per salvare vite e spegnere l’incendio. Ho ringraziato anche i medici che in questo momento stanno curando i feriti”.
Senatore Zanettin, adesso è il momento delle indagini. La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo contro ignoti, per reato di omicidio stradale. Si ipotizza una manovra azzardata o un malore dell’autista, ma il procuratore ha chiesto anche una perizia sul guardrail.
“Il tema della responsabilità va affrontato, ma oggi è presto per azzardare ipotesi. Ci sono varie interpretazioni, tutte confliggenti tra loro. L’inchiesta ufficiale chiarirà le cause di questa tragedia”;
Il ministro Salvini ha dichiarato che potrebbe non essere stato “un problema di guardrail. È presto per dare commenti, qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico, uno spunto di riflessione è il caso di farlo”.
“Per quanto mi riguarda, francamente non azzarderei ipotesi. Se il ministro Salvini ha dichiarato queste cose, probabilmente è in possesso di dati ed è in contatto con le forze dell’ordine e sicuramente ne sa di più. Io mi attengo al racconto giornalistico e per ora ci sono varie ipotesi, nessuna ancora specifica. Si arriverà alla verità sulle cause dell’incidente grazie ai filmati, ai testimoni, alle tecnologie di controllo da remoto degli automezzi. Credo che si potrà chiarire tutto fino in fondo e i tempi relativamente brevi”;
I familiari delle vittime e i sopravvissuti all’incidente riceveranno un supporto psicologico.
“Questo è gesto importante che potrà attenuare in minima parte il doloro derivante da una tragedia sconvolgente, sia per genitori che hanno perso i figli, sia per le persone lese per sempre, ammesso che sopravvivano. È giusto fare tutto il possibile. La cosa è ancora più straziante è che queste persone erano venute in Italia in vacanza, per svagarsi nel nostro Paese”;
La strada dell’incidente è pericolosa?
“Io non sono un frequentatore assiduo di questa strada. È un cavalcavia che sovrasta la stazione di Mestre e porta a Venezia. Non è un tratto su cui si viaggia ad alta velocità, infatti ci sono molti semafori. Ora da più parti arrivano foto e rilievi del guardrail, ipotizzando che fosse poco efficiente e non ben mantenuto. La perizia di un esperto nominato dalla Procura lo saprà dire meglio. Inoltre bisognerà accertare a chi spettava la manutenzione della strada, perché probabilmente c’è un ipotetico conflitto di competenze tra Comune, Anas e Veneto Strade”.