L’Ad del Monza e storico braccio destro del Cav correrà nelle elezioni suppletive al Senato nel collegio di Monza per riempire il posto vacante a lasciato da Silvio Berlusconi
A parlare sulle pagine del quotidiano Libero oggi in edicola è Adriano Galliani, il 79enne monzese storico dirigente sportivo nonché braccio destro di Silvio Berlusconi nelle sue attività calcistiche e non solo. Oggi Galliani è l’Amministratore Delegato del Monza, quel Monza che insieme al Cav ha portato dalla Serie C alla Serie A prima della salvezza dello scorso anno. Dopo lo stop alla vita politica deciso poco più di un anno fa ora Galliani è pronto a tornare e lo farà nel collegio che fu di Silvio Berlusconi candidandosi alle elezioni suppletive al Senato proprio nella sua Monza.
Era Senatore, poi la decisione di lasciare la politica e il ritorno nella sua Monza, come mai? “Lo scorso anno il Monza era in procinto di vivere la sua prima stagione in Serie A dopo 110 anni di storia. Insieme a Berlusconi l’avevamo portata dalla C alla massima serie e ciò richiedeva un impegno e una dedizione totale in questa causa da parte mia. Avrei rischiato di essere un cattivo dirigente ed un cattivo parlamentare. Oggi le cose sono diverse, lo scorso anno il Monza è stata la miglior neopromossa nei maggiori campionati europei e la società 365 giorni dopo è ben più strutturata e forte. Ora mi sento sicuro di poter tornare ad occuparmi delle mie due passioni. Non potevo dire no all’onore di rappresentare la mia terra e di candidarmi nel collegio che è stato di Silvio Berlusconi, così si chiude un cerchio“.
“Meloni blindata, Centro-destra unito come sempre”
Sul piano politico invece il Centro-destra è al Governo ma il vuoto lasciato da Silvio Berlusconi potrebbe minare la solidità dell’esecutivo fino al termine del mandato. Pensa che Giorgia Meloni sia blindata o che potrebbe rischiare? “La Meloni è il primo presidente eletto da Silvio Berlusconi, questo solo le da il diritto di governare per 5 anni. Abbiamo ereditato una situazione difficile dopo che il Covid e la guerra hanno rallentato bruscamente la nostra economia. Mi pare che il Governo stia agendo con prudenza e senso di responsabilità con le poche risorse a disposizione“. Quanto a Forza Italia non sembra sempre in linea con le politiche di FdI e della Lega, il vuoto di Berlusconi verrà colmato? “Fisicamente rimarrà per sempre un vuoto incolmabile, ma i suoi valori e la sua essenza rimangono qui tra noi non vedo nessun pericolo per FI.
Con le altre forze di Governo siamo uniti da oltre trent’anni e di certo non ci divideremo oggi. Ragionando con spirito costruttivo abbiamo dimostrato di trovare sempre una soluzione ai problemi“. Qual è la prima riforma politica che farebbe lei Adriano Galliani? “Non posso dare in questo momento una priorità assoluta a qualcosa, ma perché tutte le altre riforme si possano attuare è indispensabile la riforma costituzionale. L’elezione diretta del Premier da parte dei cittadini è un vecchio progetto del Cavaliere e questo darebbe la possibilità di scegliere su chi riporre la propria fiducia con la certezza che la figura scelta dagli italiani possa lavorare per 5 anni“.
Galliani: “Non pongo limiti al mio Monza”
Tornando al calcio tra Milan e Monza cosa sceglie? Cosa risponde a chi dice che l’acquisto del Papu Gomez sia stata una mossa elettorale da parte sua? “Il Milan è stata una parte indelebile della mia vita che rimarrà per sempre nel mio cuore ma io nasco come tifoso del Monza e ci rimarrò per tutta la vita. Il Papu credo che sia un grandissimo acquisto per il Monza e ritengo che ogni tifoso lo abbia festeggiato a suo modo come ho fatto io con il suo balletto. Non vedo perché questa cosa debba entrare nella discussione sulla campagna elettorale“.
Quale sarà il suo futuro nel Monza e cosa vede nella sua squadra? Berlusconi disse di volerla portare in Champions League. “Resterò nel mio ruolo di Ad con la stessa passione di sempre. Berlusconi mi ha insegnato a non porre limiti alla mia voglia di raggiungere il massimo degli obbiettivi, lavoro sempre per esaudire i miei desideri anche se non sempre posso promettere di riuscirci“.