Le Foche aggredito, colpo di scena da parte dell’immunologo

Francesco Le Foche aggredito, colpo di scena che porta la firma proprio dell’immunologo: gli ultimi aggiornamenti 

In una lunga intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” ha parlato Francesco Le Foche. Ovvero l’immunologo che, la scorsa settimana, ha rischiato seriamente la vita dopo essere stato aggredito da parte di un suo paziente nel suo studio a Roma. Fortunatamente non lo è, anche se rischia seriamente di poter perdere la vista dall’occhio sinistro, dopo essere stato violentemente colpito con una vaschetta di caramelle di vetro.

Intervista al 'Messaggero'
L’immunologo aggredito, Francesco Le Foche (Ansa Foto) Notizie.com

A quanto pare il professionista ha deciso di perdonare il suo aggressore. Vale a dire Renato Mauro Morandi, l’ex pugile e buttafuori di vari locali. Perché questa azione? Perché crede fortemente che sia un dovere per la sua professione. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Essere un medico, di per sé, equivale a perdonare“. Allo stesso tempo, però, ci ha tenuto a ringraziare vivamente il poliziotto che gli ha salvato la vita: “Se non fosse stato per lui davvero non saprei cosa mi sarebbe successo“.

Ricordiamo che il paziente voleva che il dottore gli curasse il cane, poi morto. Scartata, quindi, l’ipotesi di una aggressione dovuta alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Chi lo ha aggredito è un soggetto clinicamente psicolabile e che alle spalle aveva alcuni precedenti penali.

Aggressione Le Foche, immunologo perdona Morandi

Poi il professionista ha continuato dicendo: “Portava un busto perché affetto da una spondilodiscite (per via delle infezioni alle colonne vertebrali, ndr). L’ho curato, è andata bene. Lui aveva fatto un prelievo e i neutrofili erano alti. Aveva assunto del cortisone. Si è preoccupato ed è andato in escandescenza. Poi mi ha chiamato per il cane malato. Gli ho risposto che non ero un veterinario. “Lei ha salvato me, può salvare anche il cane”, mi ha risposto. Mi ha anche mandato delle foto su Whatsapp“.

Intervista al 'Messaggero'
L’immunologo aggredito, Francesco Le Foche (Ansa Foto) Notizie.com

Poi, appunto, il perdono: “Io sono un medico e devo necessariamente perdonare tutti. Ho ringraziato il poliziotto che è intervenuto durante l’aggressione. La cosa più importante è la cultura medica. Dobbiamo fare in modo che ci sia una sensibilizzazione rivolta a tutta la popolazione. I medici svolgono una professione per la salute delle persone. Il paziente deve sapere questo: io e gli altri ci impegniamo al massimo per lui. Sempre. Per cui la violenza è inutile“.

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