Papà Inzaghi: “Finalmente anche Pippo, che bello rivederli in serie A, ma ora…”

Entusiasta e felice della chiamata della Salernitana per il figlio più grande, il padre parla a Notizie.com: “Cosa si può chiedere di più?”

La felicità, la soddisfazione e l’orgoglio porta il nome di Giancarlo Inzaghi. Cosa si può chiedere di più a un papà che ha due figli che hanno avuto e continuano ad avere un successo dietro l’altro. Filippo e Simone o Simone e Filippo, non fa differenza per un genitore, ma anche per i fratelli che si amano e si rispettano da quando sono piccoli e che ognuno dei due è contento delle gioie dell’altro. E figurarsi come si può sentire papà Giancarlo appena ha ricevuto la notizia che il più grande Filippo tornava ad allenare in serie A, a Salerno. A Notizie.com. Giancarlo Inzaghi descrive e racconta tutta la sua felicità per questa nuova chiamata: “Non sono cosa si può chiedere di più, sono felice per Filippo come per Simone ovviamente, ma Pippo se la meritava questa chiamata, siamo tutti contenti. Sono stato tutto il giorno con lui a sbrigare le faccende, l’ho accompagnato io personalmente da Milano, dove ci siamo visti al volo con Simone e poi a Roma, dove l’attendevano Iervolino e i dirigenti della Salernitana. Una bella avventura, una bella squadra e una città magnifica, speriamo che vada tutto bene, ma sono convinto che sarà così, non perché è mio figlio, ma lui è bravo davvero…“.

La famiglia
Giancarlo Inzgahi con i due figli Simone (sinistra) e Filipp (destra) (Facebook Notizie.com)

E’ davvero euforico, papà Giancarlo, frenarlo non è facile, ma si sa lui è così, come sarebbe qualsiasi padre davanti a un simile scenario: “Che bello rivederli in serie A tutti e due, contento più che altro per Filippo perché non è facile per lui stare fermo, anche se stava bene con i suoi due figli a Formentera. E’ arrivata la chiamata della Salernitana, ci sarà da lottare ma lui ha risposto subito sì, una grande opportunità. Va lì con grande entusiasmo, poi ci vuole fortuna e non sarà facile, ma la squadra secondo me è buona e può fare bene“.

“Pensare che a Salerno doveva andare Simone anni fa, poi Tare l’ha fatto deviare, chissà che Pippo…”

Il tecnico
Il tecnico Filippo Inzaghi ai tempi del Benevento (Ansa Notizie.com)

Filippo Inzaghi è reduce dall’avventura di Reggio Calabria con la Reggina: “Anche lì ha fatto un grande lavoro, è andato ai play-off come una squadra che non era adatta, ha fatto un miracolo, ma lasciamo perdere per favore non voglio aggiungere altro, poi purtroppo sono anche falliti. Un peccato, ora però si volta pagina“. E adesso è subito bagarre, tanto che papà Giancarlo conosce già tutto il calendario: “C’è il Cagliari in casa subito e poi si va a Genova con il Genoa, non semplice, ma si lotta e si parte“.

Dice che non ha avuto il tempo di guardare il calendario quando ci sarà la sfida tra Simone e Filippo, il 18 febbraio c’è Inter-Salernitana: “C’è tempo, c’è tempo, forse sarà l’occasione di tornare allo stadio. Pensi che io in due anni sono andato a San Siro una volta sola, preferisco stare a casa a vederla, così non ho nessuno attorno e posso dire quello che voglio, senza che nessuno se l’abbia a male, ecco…“. Per Filippo è stato un tour de fource, Formentera, Milano e poi Roma: “Non c’è stato il tempo di fare nulla, nemmeno di andare alla festa della Juve o di fare altro. Ora sarà a Roma, poi la presentazione e si comincia, frenetico e maniacale com’è saprà tutto della squadra e già sa come vorrà farla giocare, ma a me ancora non ha detto nulla“. Pensare che nel 2016 doveva andare Simone Inzaghi a Salerno, apre il cassetto dei ricordi papà Giancarlo: “E chi se lo scorda, era fatto tutto, stavamo già in partenza, anzi eravamo in macchina, poi è arrivata la chiamata di Igli Tare che credeva ciecamente in Simone aveva convinto Lotito a puntare su di lui. Da lì è cominciata la sua avventura, chissà che Pippo, ma non diciamo nulla. Me li voglio godere, si torna a soffrire per tutti e due…

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