Colpo alla pedopornografia, blitz della polizia: scattano gli arresti

Importante colpo alla pedopornografia, blitz da parte della polizia: scattano gli arresti. Gli ultimi aggiornamenti 

Una maxi operazione contro la pedopornografia online. Secondo quanto riportato da alcuni media pare che, in questa azione, abbiano partecipato più di 100 investigatori cibernetici appartenenti alla polizia. Dopo che era stato concesso il definitivo “via libera” da parte della Procura di Torino. Le forze dell’ordine hanno effettuato almeno 30 perquisizioni in tutto il nostro Paese. Un blitz che è iniziato nelle prime ore del mattino di questo giovedì 12 ottobre.

Colpo alla pedopornografia
Polizia (Ansa Foto) Notizie.com

Sono scattati anche gli arresti: a quanto pare sono tre le persone che sono finite in manette. Non solo: nella lista degli indagati sono spuntati i nomi di 24 persone. Le accuse nei loro confronti sono molto gravi. Nonostante siano riusciti a mantenere l’anonimato in rete, i criminali continuavano a scambiare senza problemi in rete materiale che riproduceva delle violenze sessuali. Tanto da utilizzare un linguaggio in codice, in modo tale da non attirare troppo l’attenzione e fare in modo che solamente loro potessero capirsi.

Blitz delle forze dell’ordine contro la pedopornografia: 3 arresti e 24 indagati

Una indagine che, a dire il vero, è durata moltissimi mesi. Una attività che è stata condotta direttamente dal Centro operativo per quanto riguarda la sicurezza cibernetica del Piemonte e Valle D’Aosta, con la collaborazione del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online del servizio Polizia postale.

Colpo alla pedopornografia
Polizia (Ansa Foto) Notizie.com

Gli operatori, come riportato in precedenza, hanno lavorato per mesi senza destare alcun tipo di sospetto né altro. Il tutto con un unico obiettivo: ovvero quello di poter consentire agli agenti sotto copertura di accreditarsi nelle comunità pedofile prima del contatto diretto, in modo da riuscire a identificare le persone che si celavano dietro la serie di pseudonimi utilizzati in rete

Queste operazioni hanno coinvolto almeno 24 diversi uffici della Polizia Postale in tutto il nostro Paese. Queste sono le regioni principali che sono rimaste coinvolte in questo scandalo: Piemonte, Lazio, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria.

Gestione cookie