Bufera in Nazionale: Zaniolo e Tonali lasciano Coverciano

La polizia irrompe nel centro sportivo, interroga i due giocatori che erano accompagnati dal capo delegazione dell’Italia Gianluigi Buffon

Bufera in nazionale. Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali sono stai interrogati dalle forze dell’ordine all’interno del centro tecnico di Coverciano per chiarimenti sulla vicenda scommesse. Con loro c’è il capo delegazione Gianluigi Buffon. Una visita improvvisa e inaspettata, almeno per la giornata odierna. I due sono stati ascoltati in una stanza del ritiro azzurro a Coverciano. Non c’erano i loro avvocati, perché i calciatori non sarebbero (ma su questo ci sono poche certezze al momento ndr) tra gli indagati della procura torinese. Ad ogni modo la pm ha voluto saperne di più da loro due sul sistema di scommesse illegali attraverso cui puntava il centrocampista della Juventus Fagioli.

Le scommesse
Tonali e Zaniolo durante una gara di campionato (Ansa Notizie.com)

Lui, il 22enne bianconero, ha ammesso ai pm e poi al procuratore federale di aver giocato sul calcio. Insomma, una confessione. Diversa la posizione di Tonali e Zaniolo, chiamati in causa finora solo dalle dichiarazioni di Corona. Non solo. La fonte che ha informato Corona sostiene che l’ex giallorosso Zaniolo avrebbe scommesso su una gara di coppa Italia della Roma, quando lui era infortunato.

Il comunicato della Figc:

L'ingresso
L’ingresso a Coverciano della macchina della polizia (Twitter Notizie.com)

Gli ispettori della polizia sono stati inviati a Firenze da parte della Procura di Torino che sta indagando sul caso dello juventino Fagioli. L’indiscrezione di Fagioli è stata lanciata da Fabrizio Corona il quale è stato ascoltato quest’oggi a Milano dalle forze dell’ordine su segnalazione della Procura di Torino.

Nella serata è stata diramata la nota della federcalcio che ha comunicato che “nel tardo pomeriggio di oggi, la Procura della Repubblica di Torino ha notificato atti di indagine ai calciatori Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, attualmente in raduno con la Nazionale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso, anche a tutela degli stessi, di consentirne il rientro presso i rispettivi club

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