Jacopo Marzetti, presidente Comitato Media e Minori, in esclusiva ai nostri microfoni: “Quando si riporta una notizia bisogna prestare molta attenzione”.
La guerra di Hamas e Israele, ma anche quella in Ucraina. Le immagini cruente, il sangue che scorre. Tanti bambini, tanti minori uccisi, feriti, rapiti. Immagini che ritirano sui social, in televisione e che colpiscono soprattutto le menti di ragazzi in età evolutiva.
Allora in esclusiva ai nostri microfoni, Jacopo Marzetti, presidente Comitato Media e Minori lancia un appello a politici e istituzioni perché siano particolarmente vigili in questo particolare è difficile momento storico. “La notizia va sempre verificata, ponderata e non strumentalizzata“.
Marzetti: “E0 importante come vengono trattati i temi”
Presidente Marzetti, le guerre sono ormai sono sotto gli occhi di tutti. Adesso arrivano immagini continue da Israele ed è un problema che si ripercuote anche sui media. Lei ha lanciato un monito di attenzione.
“Nel riportare le notizie si influenzano i cittadini e la politica e queste informazioni arrivano anche ai minori, i quali hanno più difficoltà nel capire il significato della notizia. Possono essere impauriti da questa comunicazione e prendere un esempio negativo. E, quindi, è di fondamentale importanza come vengono trattati i temi“.
La guerra deve essere spiegata bene ai ragazzi. Bisogna fare attenzione al momento in cui si mandano in onda determinate immagini. Allo stesso tempo, però, sappiamo benissimo che in Israele Hamas ha colpito tantissimi bambini.
“La notizia deve essere verificata, ponderata e non strumentalizzata. Ribadisco: il ruolo dei media in questo nuovo secolo è fondamentale“.
I giovani si informano esclusivamente sui social. Quindi qui occorre una attenzione maggiore.
“La televisione e i giornali devono prevedere quel criterio, oltre che deontologico, perché è importante che la notizia sia verificata, ponderata e non strumentalizzata. In questo periodo, devo dire la verità, dalla politica c’è una buona risposta, ma i media devono prestare maggiore attenzione“.
Intervista a cura di Luigia Luciani