A Notizie.com parla l’ex direttore generale della Juve che prepara la vendetta: “Che ridano, appena la Corte Europea si pronuncerà ci sarà una richiesta di risarcimento danni milionaria alla Figc…”
Avvelenato, mai domo e ancora con la voglia di lottare come un leone. “Io non mollo mai, ma se ne accorgeranno presto, sembra che non faccio nulla, che sto in silenzio, ma a breve mi divertirò”, le parole cariche di rabbia e un pizzico di “sano” rancore come lo apostrofa l’ex direttore generale della Juve e padrone del calcio Luciano Moggi che a Notizie.com parla del caso scommesse, di Fabrizio Corona e della sua situazione, della radiazione e di tutto quello che sta facendo da mesi per dimostrare che su di lui si è detto e fatto di tutto, ma “resto e rimarrò sempre una persona innocente” e aggiunge “basta aspettare, sembra che sono fermo, ma sono un leone e qualcuno che adesso ride, tra poco rimarrà in silenzio e non riderà più. E ce ne sono tanti, ho l’elenco, non si preoccupi…“. Ride quando gli facciamo notare quello che sta accadendo dopo le dichiarazioni di Corona sulle scommesse e quello che succede nel mondo del calcio: “Ma stesse zitto Corona, meglio che parla di tutto tranne che di calcio, ma che ne sa. I procuratori il male del calcio? Ma per favore, ce ne sono tanti e bravi, onesti, io li ho usati per costruire una delle squadre più forti al mondo. Corona parla ma che ne sa del mondo del calcio, facesse le foto, ma non parlasse di calcio”
Sulle scommesse dei ragazzi, di giovani calciatori come Tonali, Fagioli e altri che hanno tutto e per noia giocano, si adombra e riparte: “Se scommettono sbagliano, non ci sono dubbi, con me col cavolo che sarebbe successo, bisogna stare attenti avere il carisma per comandare un gruppo di persone senza che si necessario dare pugni sul tavolo sanno che certe cose non le devono fare e non le farebbero. Hanno sbagliato e verranno puniti così saranno da monito anche per gli altri che non lo devono fare, ma quello che è stato fatto che ci si muove, che vanno a fare la sceneggiata delle forze dell’ordine che di corsa vanno a Coverciano, ma per favore, ma c’era bisogno di fare tutto questo? Ma poi perché? Per Corona che dava i nomi? L’Italia è proprio il paese dei balocchi….questi ragazzi che scommettono per noia è anche perché non ci sono dirigenti e persone di una volta, sarà banale, ma è così, Certo bisogna vedere se sono solo questi pochi o c’è un giro, lì sarebbe un problema ma per la confusione non credo ci siano situazioni raccapriccianti come anni fa. Bisognerebbe riequilibrare questo sistema calcio, ci vorrebbe la Federazione in questo ma se ne frega, promette le riforme, poi non le fanno mai, non ci sono le persone adatte, meno male che ci pensa il Governo a fare alcune cose, come sistemare il decreto Crescita…”
“A breve vedremo se Moggi era il mostro e lo sporco o lo erano gli altri. La grazia? Mai la chiederò perché significa che ho sbagliato a fare qualcosa”
Promette battaglia, Moggi, ma non tanto per fare rumore bensì con le carte in mano, con le sentenze e con documenti che aveva già portato a Report, ma qualche giudice di Milano ci è andato a fondo, si è pronunciato e ora Lucianone Moggi e i suoi legali attendono che la Corte Europea si pronunci. “Pensano di avere davanti un rincoglionito che si fa passare tutto – ha detto l’ex direttore generale della Juve a Notizie.com -, ma non è così, mi hanno fatto passare per quello che non sono, mi hanno fatto male, ma non mi hanno distrutto né tanto meno ammazzato, metaforicamente s’intende, so di avere ragione e quando so di averla, non mi ferma nessuno, a maggior ragione se ho le prove e le sentenze. La cosa bella è che quando ho detto quelle cose a Report portando documenti e registrazioni, sa una cosa? Nemmeno una querela mi è arrivata, eppure ho fatto dei nomi, ma sa perché non arrivano? Perché ho le prove e appena la Corte si pronuncerà, manderò una richiesta di risarcimento danni alla Federazione di milioni di euro, non c’è da aspettare tanto. E non chiederò mai la grazia, sia ben chiaro, perché chiederla significherebbe che ho fatto qualcosa, ma siccome non ho fatto nulla. Io non mollo mai, figuriamoci adesso“