In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Milano Finanza” è intervenuto il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Quest’ultimo si è soffermato sugli ultimi piani del governo
Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, è stato fin troppo chiaro ed ha ribadito quali saranno le nuove mosse da parte del governo. Soprattutto in merito alla possibilità di andare ad escludere i titoli di Stato dal calcolo dell’Isee che è stato definito un incentivo per i piccoli risparmiatori che puntano ad investire sul nostro Paese. Senza dimenticare che si tratta di un piccolo, ma importante, passo in avanti di una possibile revisione complessiva dell’indicatore per cercare di valutare la condizione economica delle famiglie.
Insomma, cercare di permettere l’accesso a dei bonus e prestazioni sociali. Non lo scopriamo di certo oggi che una delle volontà del governo è quella di aumentare la quota di debito nazionale in mano ai risparmiatori italiani. Anche perché, quasi un anno fa, lo aveva ribadito anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Queste, invece, sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario al noto quotidiano: “Quello che possiamo dire è che la misura tende a favorire i risparmiatori che puntano ad acquistare Btp.
Non solo, anche quelli che dimostrano di avere fiducia nell’Italia investendo molto”. Allo stesso tempo, però, c’è il forte rischio che questa scelta possa rivelarsi anche ingiusta.
Lavoro, Durigon: “Titoli di Stato Btp possono cambiare l’Isee”
Sui possibili rischi che l’Isee sia considerato uno strumento che può accedere a determinati servizi, mentre investimenti sono considerati una capacità di spesa che non vanno a conciliarsi con i servizi in cui l’Isee dà l’accesso fa sapere: “A dire il vero non vedo affatto questo rischio. La misura non guarda ai milionari. Non ritengo ci saranno distorsioni. Si va semplicemente a ribadire che chi investe nel Paese, nei titoli di Stato italiani e non in strumenti più speculativi, deve vedersi riconosciuto questo contributo, senza che ciò impatti sull’Isee.
Gli investitori che hanno maggiore capacità di spesa non sono quelli interessati a chiedere la mensa, bonus o altri servizi cui l’Isee dà accesso”. In conclusione, sul Btp, fa sapere: “Si tratta di uno strumento che ha bisogno di correttivi, ma la ragione che ritengo prioritaria per questo intervento è dare un premio a chi compra i titoli di Stato italiani. E’ qualcosa di cui si può discutere. Bisogna guardare a questi strumenti come ai libretti postali aperti“.