Ataya, Jihad Islamica: “Vogliamo smantellare Israele e il suo Stato”

A parlare è il responsabile del gruppo in Libano e spiega il motivo di tutto questo rancore e odio

Una situazione incandescente dalla quale è complicato venirne fuori. E’ diverso dall’Ucraina e la Russia, qui non solo c’è una questione territoriale, ma un odio storico e rancore tra popoli che non hanno eguali. E a far capire la situazione, seppur parziale, è un membro della jihad islamica palestinese, la Jip come è conosciuta. “La politica la lasciamo ad Hamas. Il nostro lavoro ora è solo la resistenza per liberare la Palestina”, a parlare così è Ihsan Ataya che da semplice insegnante è diventato un membro attivo della Jihad, nella quale è entrato negli anni 80. Per Israele, Usa e Ue, la Jihad Islamica è un’organizzazione terroristica, perfino più radicale di Hamas. “Se ci sarà una guerra pure in Libano? Dipende da cosa succede a Gaza, se c’è un’escalation di Israele sul terreno tutto può succedere“.

L'attacco
Alcuni carrarmati dell’esercito d’Israele in avanzamento (Ansa Notizie.com)

Ataya sostiene che con Hezbollah sono “alleati” e sull’Iran che “sostiene tutte le parti palestinesi, E ha guadagnato influenza da quando i Paesi arabi hanno dimenticato la causa palestinese per fare accordi con gli americani“. Su Hamas la su posizione è chiara, oltre a dire che sono alleati, aggiunge un particolare: “non siamo interessati a tutti gli obiettivi di Hamas, che fa politica, vuole essere leader dei palestinesi e parte dell’Olp nel guidarli. Hanno negoziati con Fatah, cercano di fare accordi”. E poi la botta, quella che fa la differenza con Hamas: “Il nostro obiettivo è che Israele, che nel 1948 ha rubato la nostra terra, compie massacri e non rispetta le leggi internazionali, venga smantellato come Stato. Non abbiamo problemi con gli ebrei, vogliamo uno Stato palestinese e gli ebrei possono viverci, se vogliono».

Sull’attacco all’ospedale insiste: “E’ stato Israele”

La violenza
Uno dei tanti momenti delle proteste che ci sono in giro nel mondo (Ansa Notizie.com)

Chiarezza senza filtri e senza fronzoli da parte del membro attivo della Jihad Islamica: “Accordi di Oslo? Li rifiutiamo. Un accordo criminale“. E poi si torna sulla bomba e sull’attacco all’ospedale di Gaza che ha sconvolto il mondo, ma Ataya su questo è sicuro che non sono stati loro come Jihad Islamica, visto che sono stati accusati direttamente dal governo israeliano: “E’ tutto falso. Sono stati gli israeliani, con una bomba termobarica, per questo non c’è il cratere nel parcheggio dell’ospedale.. Quando esplodono i missili della Resistenza trovi molte parti della bomba. Non c’erano. È stato un attacco verticale“.

E riguardo alle prove, Ataya cerca di spiegare, ma è sempre la sua posizione: “Nessuno dei gruppi palestinesi ha questo tipo di armi. L’esercito israeliano ha detto su Telegram e su X che avevano dato l’ordine di evacuazione all’ospedale. È una ammissione di responsabilità. Poi hanno cancellato i post“. Eppure c’è una conversazione registrata tra militanti di Hamas e della Jip in cui si parla di lanci falliti. “Ma quella è una conversazione del 2022. Avevamo iniziato un’operazione su cui Hamas non era d’accordo“.

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