Elezioni suppletive alle porta l’Ad del Monza calcio e amico da una vita di Berlusconi chiede alla gente di andare a votare
E’ stato quasi cinquant’anni al fianco di Silvio Berlusconi e ora che non c’è più concorre per prendere il suo posto al Senato, quasi fosse una missione alla quale non poteva sottrarsi. E’ già stato al Senato Adriano Galliani e ora l’amministratore delegato del Monza correrà per il seggio senatoriale della Brianza che era di Silvio Berlusconi: “Manca molto e non solo in Italia. Se si fosse mantenuto e valorizzato lo spirito di Pratica di Mare tante tragedie si sarebbero evitate“. C’è il pericolo dell’astensionismo e un rivale che è esattamente il contrario di come Galliani vede la vita: “L’astensionismo ci farebbe male: è essenziale che gli elettori di centrodestra facciano un piccolo sforzo. Il mio competitore Marco Cappato rappresenta davvero l’antitesi dei nostri principi. Droga libera, eutanasia, maternità surrogata sono gravi distorsioni. Non possiamo permettere che vincano“.
La Brianza è la terra dove è nato e cresciuto e dove si è anche formato Adriano Galliani: “Posso garantire che la Brianza avrà in Senato un vero brianzolo, che il risotto lo mangia con la luganega, e non alla milanese. Scherzi a parte, questa è la mia terra: non sarei capace di rappresentare un territorio diverso da questo, che ha molto bisogno di far sentire la sua voce a Roma“.
“Berlusconi si sarebbe commosso per le sofferenze che sta vivendo il popolo di Gaza”
Una delle cose che a tanti è parsa curiosa e singolare è stata la candidatura di Cateno De Luca nello stesso seggio di Adriano Galliani: “La ragione per la quale il sindaco di Taormina voglia rappresentare la Brianza in Parlamento supera la mia capacità di comprensione. Però attenzione, non è folklore: disperdere voti moderati favorisce la sinistra, per noi è pericoloso quanto l’astensionismo”. E sul suo amico di una vita Silvio Berlusconi, Galliani non ha dubbi sulla verità che riguarda il Cavaliere: “Credo che l’abbiano già detta gli italiani, dandogli in trent’anni circa 200 milioni di voti. Berlusconi vive nel mio cuore. Quando ho un dubbio mi chiedo cosa avrebbe fatto lui al mio posto e trovo la risposta giusta“.
E la domanda, a questo punto, nasce quasi spontanea per quello che sta succedendo in Israele da qualche tempo, con immagini che stanno facendo il giro del mondo e che sconvolgono: “Sono convinto che Berlusconi sarebbe commosso per le sofferenze del popolo di Gaza, ma al tempo stesso sarebbe un fermo sostenitore del diritto di Israele a difendersi e a vivere in pace. Disse tante volte, e io sono d’accordo con lui, che Israele e il mondo ebraico sono parte della nostra storia, anima e identità“