La vita privata della premier Giorgia Meloni è diventata pubblica dopo i fuorionda di Striscia la Notizia dei giorni scorsi.
Ha annunciato la fine della sua relazione decennale con Andrea Giambruno, conduttore del programma Diario del giorno su Rete 4 e padre della figlia, dopo che tutta Italia (e non solo) ha visto il giornalista in atteggiamenti poco professionali nei confronti di alcune colleghe.
In questi giorni è arrivata la solidarietà alla presidente del Consiglio da tutti gli alleati di governo e dei partiti di opposizione, ma anche del popolo del web.
Ne abbiamo parlato con Marco Venturini, giornalista e consulente di comunicazione politica.
Come valuta la scelta della premier di annunciare la fine di una relazione sui social?
“La presidente del Consiglio aveva la necessità della massima copertura mediatica per questo annuncio, dato che nei giorni scorsi tutta Italia ha visto i fuorionda del compagno. Lo scopo di questa comunicazione non è stato tanto annunciare la fine della relazione, ma di riacquistare la dignità che Giambruno le aveva tolto. Per questo serviva la massima visibilità mediatica”;
Perché secondo lei non ha scelto un mezzo di comunicazione “tradizionale”?
“Se l’avesse detto a un giornale in anteprima, sarebbe stato più difficile far girare la notizia su altre testate. Lo stesso vale per la televisione: si tende a non riprendere notizie che vengono da altre testate. Quando è fondamentale lo si fa, ma il meccanismo è molto più lento. Quando invece si tratta di un post sui social tutti lo possono riprendere. E non solo. I social media offrono il vantaggio della disintermediazione, nel senso che viene scritto direttamente dal politico. Le parole di un’intervista potrebbero essere modificate, la domanda di un giornalista in tv potrebbe porre l’attenzione su altri punti, con la conseguenza che il messaggio non esca direttamente come il politico l’ha in mente. Nel caso di messaggi delicati come questo di Meloni, è molto meglio evitare intermediari, quindi scriverlo di proprio pugno sui canali social. Per una questione di autenticità, affinché non venga alternato, e anche di massima diffusione”;
L’Italia in questo momento affronta questioni delicate sia di politica interna sia di politica estera. Potrebbe esserci stata, da parte della premier, la volontà di affrontare i temi “importanti” sui media tradizionali e sui social quelli pop come la fine di una relazione?
“Assolutamente sì. Sui social c’è sia la comunicazione istituzionale che quella pop. Nel post, Meloni ha scritto: “Non ho altro da dire su questo”, chiudendo di fatto la discussione. Lo ha fatto anche per evitare di dover parlare di questo argomento in contesti istituzionali. Non a caso a dei giornalisti in Egitto, ha risposto “basta parlare di questo”, riferendosi a Giambruno. Una notizia del genere, visto che lei è presidente del Consiglio, ha comunque un rilievo istituzionale. Però, proprio perché ci sono questioni più importanti da affrontare, la fine della relazione rientra nella sfera privata. Ci sta quindi, la decisione di comunicarla sui social, che sono pop, a differenza delle conferenze stampa e delle occasioni istituzionali”;
Il post ha dato vita a un tam tam social. Come accade sempre nelle discussioni virtuali, il popolo del web si è diviso. Questa vicenda potrebbe causare alla premier danni di immagine o di credibilità politica?
“Le conseguenze in questo caso sono positive perché il post è scritto bene. Si vede che è vero e sincero e ha raccolto la simpatia di donne e uomini di ogni schieramento politico. Essere sinceri sui social è sempre vincente. La prima lettura non arriva dagli addetti ai lavori o dagli avversari, ma dal pubblico. E il pubblico, se scrivi qualcosa di vero e sincero, ti giudica positivamente”;
Quindi per Meloni non ci saranno conseguenze negative?
“Secondo me non ci saranno conseguenze negative. Sicuramente è una storia triste, drammatica per lei e questo avrà conseguenze nella sua vita privata. Ma a livello pubblico credo che la maggioranza abbia apprezzato la sua decisione e anche il modo in cui l’ha comunicata. Meloni ha dato per la seconda volta una lezione di femminismo. Di solito la sinistra si arrogava la proprietà della parità di genere e della donna valorizzata, ma la prima presidente del Consiglio è di destra. In più adesso ha deciso di lasciare un uomo che non l’ha rispettata, rompendo anche la narrazione ideologica della famiglia perfetta, che è cara alla destra. Ha dato una lezione morale e di femminismo”;
A proposito di femminismo. Nel post, Meloni scrive: “Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto”. Sembra dire che si erano già lasciati, quindi l’ex compagno era libero di fare ciò che voleva. Un uomo avrebbe dovuto dare questa spiegazione?
“Io credo che lei intendesse dire che solo si è resa conto che le loro strade si erano divise da tempo, l’ha saputo da Mediaset. Sicuramente era una coppia in crisi. Ma ricordiamoci che la premier lo ha difeso per le sue parole sugli stupri di gruppo di Palermo e Napoli, quando dichiarò: “Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”, colpevolizzando in parte le vittime. In quell’occasione sembrava ancora una coppia unita”;
Ma è o non è una questione politica legata anche agli equilibri interni alla maggioranza?
“Secondo Meloni è una questione politica. Nel PS del post lei dice: “Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua”. È chiaro che lei vede questa vicenda come un attacco politico”;
Ma in un comunicato ufficiale, Antonio Ricci, patron di Striscia la Notizia, ha spiegato che la decisione di pubblicare i fuorionda è stata sua.
“Riguardo Ricci, dobbiamo tornare nel tecnicismo del funzionamento dei media. Ricci ha pubblicato i fuorionda, ma questi arrivano da un’altra redazione, quella del programma di Giambruno. Solo chi registra le puntate ha i fuorionda. Qualcuno ha mandato quei contenuti a Ricci. Quindi in ogni caso i video vengono da Mediaset”;
Sempre Antonio Ricci ha dichiarato: “Meloni un giorno scoprirà che le ho fatto un piacere”. Nemmeno questa dichiarazione, secondo lei lascia fuori la questione politica?
“Quando Ricci dice questa frase è poco credibile. Sicuramente per Meloni è stato un bene saperlo, ma se avesse voluto farle un favore, glielo avrebbe fatto in privato, non avrebbe trasmesso i video in tv. Quindi questo non dimostra che non c’è un attacco politico. Al contrario, che ci sia un attacco politico è presumibile dal fatto che i fuorionda vengono da Mediaset”;
Secondo il quotidiano La Repubblica, Meloni era a conoscenza di questi fuorionda già da un mese…
“Leggendo l’articolo, si capisce che è un retroscena attaccato con la colla. Meloni è andata da Piersilvio Berlusconi a parlare di varie questioni e potrebbe aver parlato di questi fuorionda. Ma non abbiamo conferme. Anche questa ipotesi quindi non è confermata. Inoltre potrebbe essere stata a conoscenza dei fuorionda che abbiamo visto, come quello sul cambiamento climatico, ma non dell’approccio nei confronti delle colleghe. Credo che se avesse saputo di questi ultimi, non avrebbe aspettato i fuorionda per comunicare la separazione. Lo avrebbe fatto immediatamente così da bruciare lo scoop di Striscia. Forse non si aspettava che il contenuto fosse l’atteggiamento di Giambruno nei confronti delle colleghe”;
Come considera che Mediaset sta valutando i fatti con attenzione? In ogni caso Andrea Giambruno si è autosospeso dalla conduzione del programma.
“Abbiamo visto la nuova linea di Piersilvio Berlusconi: è elegante e moderata, contraria al trash e al maschilismo di prima. Ha portato una rivoluzione in tutte le trasmissioni, e vuole rendere i canali Mediaset sempre più di informazione. Ma per attaccare un personaggio politico è prassi che ci vada di mezzo qualcuno, che finiscano carriere. Gli avversati non si fanno questo tipo di scrupoli”.
