Il ministro del Lavoro Calderone in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ si sofferma sullo stato di salute dell’occupazione in Italia (e non solo).
Sono stati mesi di duro lavoro per Marina Calderone, ministro del Lavoro, ma i primi risultati iniziano a vedersi. A confermarlo è direttamente l’esponente del governo in un’intervista al Corriere della Sera: “Se mi devo basare solamente sui dati dall’occupazione, direi che in Italia lo stato di salute del lavoro è positivo. Peraltro la stragrande maggioranza dei contratti è a tempo indeterminato“.
Una crescita che la Calderone spiega così: “Penso che sia figlia della voglia da parte del mondo produttivo di riprendersi la scena dopo la pandemia, ma anche frutto dei provvedimenti che abbiamo messo in campo in questo anno. Come Ministero abbiamo cercato di essere i più giusti possibili e diciamo che i risultati si vedono. Reddito di cittadinanza? Abbiamo seguito i principi costituzionali. Non è ammissibile un sussidio per chi decide di non lavorare“.
Calderone: “Sul salario minimo andrebbe fatta chiarezza”
Sul tema lavoro un altro tema molto delicato e discusso in politica è quello del salario minimo. Il ministro in questa intervista sottolinea di comprendere “le posizioni delle opposizioni, ma su questo tema va fatta chiarezza. La direttiva comunitaria non obbliga il nostro Paese ad introdurre una misura simile. L’Italia, infatti, la Contrattazione Collettiva supera il 90% e le indicazioni europee sottolineato che il salario minimo va introdotto obbligatoriamente se non si raggiunge l’80%“.
Per la Calderone “la riflessione deve essere fatta anche sulla commisurazione della retribuzione sui risultati e non soltanto sull’orario. Se si deciderà di intraprendere quella strada, allora sarà quella giusta“.
“Vedo il futuro in maniera positiva”
Il ministro Calderone si proietta anche sul futuro e conferma di avere una visione positiva anche per la presenza di una novità come l’intelligenza artificiale: “Va vista in modo positivo. Rappresenta una sfida per rivedere i percorsi formativi, ma la ritengo un aiuto importante per l’uomo e non utilizzo. Un suo utilizzo lungimirante può rappresentare un migliore supporto anche a favore della sicurezza e dei lavoratori“.