“Vengono fatte piccole norme che sembrano dire che sta cambiando qualcosa, ma in realtà sono molto contraddittorie tra loro e non intervengono sulle questioni di fondo”.
Così, Silvio Lai, della Commissione bilancio per il Pd alla Camera, sui due decreti di attuazione della delega fiscale che il governo ha approvato nei giorni scorsi. “Danno l’impressione di essere due decreti “vorrei ma non posso”. Non ci sono le risorse finanziarie per le promesse fatte sulla riforma fiscale. Quelle che vengono messe nero su bianco sono norme minori, possono apparire anche significative per quanto riguarda la semplificazione, ma in realtà partecipano a un disegno complessivo, che arriva alla disintermediazione tra cittadino e soggetti intermedi”. 
Tutto questo nel contesto di una Legge di Bilancio “inadeguata, perché a debito”. Lai ritiene che “l’insieme di piccoli decreti fiscali e la Legge di bilancio non appare efficiente e indurrà le persone a non spendere, ma a mantenere le risorse da parte, quindi a non far crescere il Pil”.
“Si eliminano intralci professionali, sindacali e politici”
Secondo il deputato Dem, rafforzando il rapporto diretto tra l’Agenzia delle Entrate e i cittadini, si eliminano “intralci professionali, sindacali e politici. Questo non aiuta i cittadini e non apre la strada per il cosiddetto “fisco amico”. Sono norme superficiali e dannose e peggiorano il rapporto tra fisco e contribuente”.
Gli attori del sistema fiscale, spiega Lai, non sono solo il Fisco e i cittadini. “Ci sono anche i professionisti e i Caf, che svolgono funzioni fondamentali e fanno parte della normale disintermediazione tra lo Stato e i cittadini. Servono a difendere i più fragili e meno forti rispetto al sistema. Le grandi compagnie economiche non hanno bisogno di un rapporto diretto col Fisco perché vengono tutelate da sistemi commercialistici e legali. Il piccolo contribuente invece deve essere tutelato da professionisti. Indebolire costantemente il sistema di intermediazione, squilibra il rapporto tra cittadini e fisco e questo è un grave errore”. 
Riforma fisco, Lai: “Mancano interventi che parifichino redditi autonomi e dipendenti”
La cosiddetta disintermediazione non è l’unica falla che il deputato Dem rileva. “Ci sono alcune norme che mancano. Non ci sono interventi che parifichino la posizione fiscale tra reddito autonomo e reddito dipendente. Così come non ci sono norme che parificano il reddito proveniente da attività finanziaria e lavoro. Viene sempre tassato maggiormente il reddito da lavoro invece di quello delle rendite finanziarie”.
Fatturazione elettronica: “Cambi di rotta importanti”
Sulla fatturazione elettronica poi, “ci sono cambi di opinione importanti. Ricordo che era una cosa odiata e negativa per Salvini. Ora invece viene estesa e obbligatoria per alcuni regimi”.
