Giorgia Meloni nel mirino di una rete tunisina. Pesanti attacchi arrivano, nei suoi confronti, sui social network
L’obiettivo suo non cambia di una virgola. Anzi, vuole continuare a contrastare questo triste ed assurdo fenomeno che riguarda gli sbarchi. Tanto è vero che, da un bel po’ di mesi, sta lavorando ad un moderno ‘Piano Mattei‘. Una mossa che, a quanto pare, non piace affatto ad un gruppo di tunisini che l’ha messa nel mirino. Stiamo parlando, di Giorgia Meloni. La premier, ovviamente, non ha alcuna intenzione di fermarsi e continuare ad andare avanti per la sua strada.
Fermare le partenza, appunto, dalla Tunisia e contribuire ad uno sviluppo economico importante in quelle aree del Nord Africa. Con l’inizio del conflitto in Medio Oriente, tra Israele e palestinesi, la situazione sembra essere sfuggita completamente di mano anche sui social network. Lo dimostrano i chiarissimi messaggi minacciosi nei confronti della numero uno di Fratelli d’Italia. Addirittura anche di morte. Segno del fatto che, coloro che gestiscono questo “business”, non vogliono essere intralciati dal lavoro della premier.
La Meloni fa (ancora) infuriare i tunisini: minacce di morte per la premier
Il governo italiano, in merito a quest’ultimo conflitto, si è schierato dalla parte di Israele. Con totale sostegno al premier Benjamin Netanyahu. La visita della Meloni, nel Paese, ha risvegliato un nuovo odio da parte dei tunisini. In particolar modo un gruppo musulmano-arabo che trascorre, il proprio tempo, ad attaccare ed offendere gratuitamente la Meloni. Addirittura c’è chi scrive: “Lei è una p****na vergognosa, che Allah svegli i sudditi silenziosi e ci protegga dai traditori“.
Purtroppo di commenti, sempre sui social network, se ne trovano a bizzeffe e che vedono come vittima proprio la presidente del Consiglio. Anche in questo caso, uno di loro, ha voluto tirare in ballo ‘Allah’: “Non ha vita per loro. Scuotere la terra sotto i loro piedi. Per amore dell’Onnipotente, del Grande“.
Non solo: la premier viene definita una “sionista” che “arma” Israele per “uccidere bambini innocenti“, un “maiale” sostenitore “del massacro dei nostri fratelli“. Addirittura un personaggio “vile” che ha “contribuito al blocco navale contro i bambini di Gaza“. Senza dimenticare il diffondersi di “fake news” e di altri insulti che non fanno altro che generare odio contro il Paese e soprattutto contro di lei.
