In un’intervista a ‘Il Secolo XIX’ il ministro Schillaci ritorna a parlare di Sanità e avvisa le Regioni: “Così non va bene. Bisogna cambiare passo”.
Nel giorno del suo intervento all’assemblea dell’Anci, il ministro Schillaci rilascia un’intervista a Il Secolo XIX. Un’occasione per fare il punto sulla sanità in Italia, ma anche per avvisare le Regioni che c’è bisogno di un cambio di passo e questo deve avvenire prima da loro.
“Dai governatori mi aspetto un uso migliore dei fondi – sottolinea il titolare della Salute – lo scorso anno il 30% delle cifre stanziate per l’abbattimento delle liste di attesa è stato utilizzato per altro e questo non va bene. Poi naturalmente bisogna rivedere anche i modelli organizzativi che non funzionano oltre che governare in maniera più efficace sia la domanda che l’offerta“.
“Ecco come devono muoversi le Regioni”
In questa intervista il ministro Schillaci si sofferma anche su come devono muoversi le Regioni: “Loro hanno il dovere di garantire ai cittadini tutte le prestazioni possibili. Così come si deve assolutamente ridurre il tasso di inappropriatezza, con la collaborazione dei medici, ed evitare, quindi, di fare esami non necessari che allungano i tempi di attesa. Sono sicuramente diverse le cose da migliorare, ma devo dire che per la prima volta le stiamo aggredendo“.
Un passaggio anche sulla questione dei Pronto Soccorso: “Abbiamo allentato il vincolo di esclusività per gli infermieri, inasprito le pene per chi aggredisce un operatore sanitario e anche riconosciuto la natura usurante di questo lavoro. Sono misure che hanno come obiettivo quello di rendere migliori le condizioni di lavoro“.
“Non abbiamo fatto nessun taglio”
Il ministro Schillaci conferma che da parte del governo Meloni “non c’è stato nessun taglio nella sanità. Noi la consideriamo come una priorità della nostra agenda. Ricordo solo che tra il 2014 e il 2019 sono andati persi 11 miliardi di euro. In più stiamo avviano una organizzazione complessiva del sistema sanitario in cui è essenziale che le singole Regioni dimostrino una migliore e assolutamente più efficace capacità di spendere le risorse“.