Influenza, arrivano i primi casi: l’appello dei medici

Influenza, arrivano i primi casi: nel frattempo giunge anche l’appello da parte dei medici 

Una influenza stagionale che, a quanto pare, è arrivata nel nostro Paese anche con un certo anticipo. Non solamente per via del maltempo che, in buona parte del nostro Paese, si sta rendendo protagonista. Nel frattempo è entrata nel vivo la campagna vaccinale contro la malattia di ogni autunno-inverno, che adesso sfiora i 200 mila somministrazioni nel Lazio. Una crescita stimolata soprattutto dai medici di base che stanno eseguendo il maggior numero di iniezioni ai loro pazienti.

Appello dei medici
Influenza (Ansa Foto) Notizie.com

Proprio da loro parte un appello. In particolar modo ad anziani e fragili: sono loro che, tra i primi, devono sottoporsi alla vaccinazione. Nella Capitale, pochi giorni fa, è stato riscontrato il primo caso positivo all’influenza di tipo B. Un ottobre da temperature estive, ma comunque il virus ha voluto in qualche modo “anticiparsi”. Anche se parlare di allarme è assolutamente vietato. Il numero delle persone a letto per influenza è nella media. Proprio nelle ultime settimane si sono registrati casi di influenze intestinali.

Influenza, i medici annunciano: “Vaccini prima a fragili e anziani”

Questione campagna antinfluenzale: i dottori di base, fino a questo momento, hanno vaccinato circa 170 mila cittadini. Senza dimenticare le 14 mila vaccinazioni somministrate dai pediatri e le 4.700 delle Asl. Anche le farmacie hanno fatto il loro: con almeno 2mila iniezioni. Per quanto riguarda la campagna contro il Covid pochi giorni fa i vaccini sono stati estesi agli over 60, che si aggiungono agli operatori sanitari e delle Rsa, alle persone con elevata fragilità, ed alle donne che hanno partorito.

Appello dei medici
Farmacia (Ansa Foto) Notizie.com

Le iniezioni vengono somministrate nei centri vaccinali delle strutture sanitarie di Roma e del Lazio, dai medici di famiglia e dai pediatri di libera scelta: da novembre sarà possibile farle anche nelle farmacie di comunità. Anche se l’ex assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, non è d’accordo visto che per lui, nella regione, si sta agendo in grande ritardo.

Proprio nella regione il vaccino che si sta utilizando è quello monovalente a m-RNA Comirnaty Omicron XBB 1.5. Le iniezioni vengono somministrate come dose di richiamo a distanza di sei mesi dall’ultima vaccinazione anti Covid-19 o dall’ultima positività.

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