Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”
Il conflitto in Medio Oriente sta andando avanti, tanto da arrivare al giorno numero 25. Inutile ribadire che la situazione preoccupa sempre di più e non è affatto delle migliori. Anche il nostro Paese sta osservando la situazione. In merito a quanto sta accadendo ha preso parola il vicepremier Antonio Tajani che ne ha parlato alla ‘Stampa‘. Ci ha tenuto a ricordare che Hamas la considerando una organizzazione terroristica. Si sono schierati, sin dal primo momento, dalla parte di Israele.
Anche se, in questo preciso momento, la preoccupazione non può che essere rivolta nei confronti dei civili, le vere vittime di questo conflitto. Oltre al conflitto, però, si è soffermato anche sulla manovra dove sono stati aggiornati ed aggiunte le ultime modifiche. Allo stesso tempo ci ha tenuto a ribadire che questa manovra non avrà alcun tipo di emendamento. Tanto è vero che, ci ha tenuto a ribadire, di essere molto soddisfatto per l’introduzione del “codice identificativo“. In particolar modo per chi tende ad affittare case oppure per chi ne fa dei B&B.
Tajani, tra Israele e manovra: il punto della situazione
Nelle prossime ore si incontrerà con la sua omologa francese, Catherine Colonna, per fare il punto della situazione su quanto sta accadendo in Medio Oriente. I due avvieranno una discussione in quel di Torino. Nel frattempo, da Tel Aviv, hanno voluto fare chiarezza: di cessare il fuoco non ne hanno intenzione. La conferma arriva direttamente dal primo ministro, Benjamin Netanyahu. Anche l’Italia, come confermato dallo stesso Tajani, spinge per la diplomazia e per il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas.
Anche se le condizioni della popolazione di Gaza, oltre ad essere drammatiche, sono state giudicate disumane. Lo dimostrano chiaramente le ultime notizie che arrivano direttamente dalla Striscia. Il vicepremier, inoltre, ha esternato la sua soddisfazione sui beni umanitari: “Siamo stati tra i primi Paesi a inviare aiuti. Partiti da Brindisi ed arrivati all’aeroporto egiziano di Al-Arish. Per quanto riguarda i civili fa sapere: “Il nostro Consolato a Gerusalemme mantiene i contatti. Anche se adesso c’è molta tensione“.
Sulla possibile estensione del conflitto che possa riguardare la Cisgiordania ed il Libano fa sapere: “Non credo che Hezbollah farà una invasione di Israele. Non le definirei scaramucce quelle di questi ultimi giorni. Bisogna continuare a lavorare sui due popoli e sui due Stati“. Sulla manovra fa sapere: “Finalmente la premier Giorgia Meloni ci ha ascoltato e siamo soddisfatti”.