L’ex centrocampista, allenato dal tecnico della Lazio, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Mi ha portato a giocare in Serie A e in Nazionale”. Poi sul Pallone d’Oro: “Haaland, Mbappé e Bellingham avranno il tempo di vincerlo”
Un commento sul Pallone d’Oro 2023, sui centrocampisti più forti della Serie A, su quello che è stato il rapporto con Sarri, suo allenatore ai tempi dell’Empoli e poi a Napoli, dove ha trovato meno spazio rispetto alla precedente esperienza: “No, non ce l’ho con lui. Di certo potevo fare meglio in quella stagione”. Mirko Valdifiori ha parlato in esclusiva a Notizie.com, partendo dall’attuale tecnico della Lazio: “Il mister ha fatto una grande carriera, è arrivato ad alti livelli dopo gli anni complicati in Lega Pro. Ha meritato tutto ciò”.
Mirko Valdifiori, ancora calciatore e presto allenatore?
“L’anno scorso ho fatto il corso da tecnico, non sapevo se smettere o meno, poi è arrivata l’occasione con la Vis Pesaro in Serie C. Ci siamo salvati, c’è stato il rinnovo, ora siamo ripartiti nel tentativo di raggiungere una salvezza tranquilla. Strada facendo vedremo dove potremo arrivare”.
Che stagione stai vivendo?
“Alla Vis Pesaro ho trovato un ambiente familiare, mi permette di divertirmi. La società è seria, cerca di competere in una Serie C che sembra quasi una B, almeno per il nostro girone. Ci sono il Pescara, il Perugia , la Spal, il Cesena… Qui si tende a puntare su un’organizzazione che punta a valorizzare i ragazzi del territorio. Un mix di giovani e vecchietti, proprio come me”.
Poi farai il tecnico?
“Nella mia carriera, nel bene o nel male, ogni allenatore mi ha dato qualcosa. Sicuramente quello che mi ha dato di più in campo è stato Sarri. Con le mie caratteristiche mi ha portato a giocare in A e in Nazionale. Ha fatto una grande carriera grazie al gioco che propone, ha vinto con squadre importanti dopo aver vissuto esperienze non semplici in Lega Pro”.
Sei un po’ arrabbiato con Sarri per il poco spazio trovato a Napoli?
“No, ci mancherebbe. Penso sempre a me, sono arrivato con lui a Napoli, avevo il vantaggio di conoscerlo già e potevo fare meglio. Sono partito titolare, lui all’inizio voleva insistere con il 4-3-1-2, ma la squadra era più ritagliata per un 4-3-3. Non abbiamo fatto bene nella prima fase, poi ha cambiato modulo e Jorginho ha fatto benissimo. Era difficile togliergli il posto visto il campionato che ha fatto. Ho cercato di sfruttare le chance a disposizione. Non porto rancore a nessuno, anzi, penso a quanto potessi fare di più personalmente. Diciamo che l’inizio, con tutto quello che è successo anche dal punto di vista tattico, ha compromesso la mia annata. Ma ho un grande ricordo, voglio sottolinearlo. Porto i tifosi del Napoli nel cuore, mi danno ancora affetto quando mi incontrano”.
Il giocatore più forte con cui hai mai giocato?
“Dico Higuain senza dubbio, non me ne vogliano gli altri. Un campione assoluto”.
Da centrocampista, chi ti piace di più dell’attuale Serie A?
“Lobotka ha fatto una grande stagione l’anno scorso, ha spaccato gli equilibri nel centrocampo del Napoli. Ha garantito quantità e qualità. Ce ne sono tanti in Serie A, per esempio Barella e Frattesi all’Inter, dico anche Calhanoglu che sta facendo benissimo da regista. Mi piace vedere chi gioca in quel ruolo, ha preso il posto di Brozovic e lo sta sostituendo alla grande”.
Ieri è stato assegnato il Pallone d’Oro 2023, Messi ha vinto il suo ottavo…
“Giusto per quello che ha fatto, il Mondiale è stato la chiusura di un cerchio nella sua carriera. Haaland e Mbappé hanno il tempo dalla loro parte, avranno modo di vincerlo così come Bellingham, che ha avuto un impatto clamoroso con il Real Madrid. Rende semplici le cose che non lo sono. Gioca con personalità e sfacciataggine, devi essere un campione per fare certe cose. Ed è solo all’inizio, sta facendo innamorare gli amanti del calcio”.