Francesco Cavallaro, segretario Cisal, in un’intervista a ‘Il Tempo’: “La manovra è assolutamente positiva e su una cosa c’è stato un cambio di passo importante”.
Arriva un riscontro positivo sul tema manovra dalla Cisal. Il segretario Francesco Cavallaro, intervistato da Il Tempo, promuove la legge di Bilancio: “Occorre essere seri e realisti: la coperta è corta e lo scostamento di bilancio deciso dal governo non consente di certo misure ancora più espansive, ma ci si muove nella direzione giusta senza mettere in pericolo i conti pubblici“.
“La manovra destina la maggior parte delle risorse al taglio del cuneo fiscale – spiega ancora Cavallaro – si tratta di una misura che noi abbiamo chiesto in maniera esplicita e la risposta è subito arrivata. Altro capitolo rilevante è quello del rinnovo dei contratti. Sarebbe davvero ingeneroso dire che questo governo non guarda ai dipendenti pubblici“.
“Siamo di fronte ad un cambio di passo importante”
Cavallaro sottolinea come “in passato si è sempre cercato di posticipare il tema del rinnovo dei contratti, con effetti disastroso. Su questo tema, quindi, c’è stato un cambio di passo importante. Ora naturalmente questi soldi devono arrivare il prima possibile nelle tasche dei lavoratori, fermo restando che una parte sarà corrisposta già alla fine dell’anno in corso in forma di vacanza contrattuale“.
Non tutti, però, sono coinvolti in questi rinnovi. “Al momento le somme stanziate coprono i dipendenti dello Stato mentre sono esclusi quelli i regioni ed enti locali – spiega Cavallaro – per loro la legge impone una sorta di onere consequenziale. Ovvero che bisogna trovare nei bilanci dei Comuni e delle Regioni i soldi e naturalmente bisogna assicurarsi che questo avvenga. Perché sono proprio i cittadini che hanno a che fare con questo tipo di amministrazione“.
“Sui trasporti siamo parzialmente soddisfatti”
Il segretario della Cisal ammette come sul tema trasporti “siamo parzialmente soddisfatti. Le somme messe in campo, infatti, fanno riferimento alla sola compensazione della riduzione dei ricavi e non prendono in considerazione l’impennata dei costi dei combustili. Da soli si stima che questi abbiano prodotto un incremento di un miliardo di euro”.