Maggioranza contro opposizioni. Un classico della politica. Questa volta a dividere è il patto siglato ieri tra Albania e Italia sull’accoglienza e la costruzione di centri per migranti. E l’intesa, definita storia da Meloni e FDI, è stata accolta più tiepidamente anche in seno agli altri partiti che compongono la maggioranza
“Le riforme costituzionali sono la madre di tutte le riforme”; l’accordo con l’Albania è “storico”. Il premier Giorgia Meloni definisce bene il perimetro dei successi, o presunti tali, in seno alla maggioranza di governo. La riprova è arrivata anche oggi.
Il day after all’annuncio dell’intesa siglata col primo ministro Rama sulla realizzazione di centri d’accoglienza (una sorta di Cpr) per migranti, gestiti dall’Italia nella parte amministrativa ma costruiti in Albania. Si mostrano compatti dalla maggioranza, nel commentare l’accordo. Ma la scelta degli aggettivi usati non è sovrapponibile. Rumors e dichiarazioni lontane da telecamere e microfoni, fanno pensare che dopo tutto questa intesa sia “importante” e non storica, e che forse sia stata una sorpresa annunciata, non solo per la stampa ma anche per Lega e Forza Italia. Ieri infatti non c’erano al momento dell’incontro tra Rama e Meloni, nè Piantedosì nè Tajani, rispettivamente ministri dell’Interno e degli Esteri.
Comunque restando alla cronaca delle dichiarazioni ufficiali: “L’accordo con l’Albania sulla gestione dell’emergenza migratoria è molto positivo ed apre nuove ed importanti prospettive di collaborazione con il governo di Edi Rama, anche in Europa. La pressione migratoria cui siamo sottoposti continua ad essere molto elevata ed è chiaro che l’Italia da sola non può fronteggiarla. Per questo è indispensabile continuare a lavorare per garantirsi un maggiore impegno da parte dell’Unione Europea, che deve far davvero proprie le parole della presidente Ursula Von der Leyen a Lampedusa, quando affermò che l’Italia non poteva essere lasciata sola”. Così il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi. “Bene il governo, che ha siglato un accordo per trasferire in Albania gli immigrati clandestini che cercano di entrare nel nostro Paese. È un passo concreto e significativo. L’Italia non è il campo profughi d’Europa: Tirana l’ha capito e merita un sincero ringraziamento, Bruxelles ancora no”. Lo ha scritto invece sui social il vicepremier e ministro Matteo Salvini. Restando dalle parti della Lega, il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo, nel sottolineare la bontà dell’accordo, dichiara però come questo vada nella direzione tracciata dal leader del Carroccio quando era titolare del Viminale.
Migranti, accordo Italia-Albania. Magi (più Europa): “La Guantanamo Made in Italy”
“La Guantanamo Made in Italy che Giorgia Meloni vuole costruire in Albania e’ solo un’altra crudele mossa propagandistica del governo. Fallito il tanto sbandierato accordo con la Tunisia, ora vorrebbe inviare poco piu’ di 30mila migranti l’anno nei Cpr costruiti su territorio albanese”. Va giù duro il segretario di +Europa, Riccardo Magi.“Considerato che dall’inizio del 2023 ad oggi sono arrivati quasi 150mila persone, e’ evidente a tutti che Giorgia Meloni ci sta rifilando l’ennesima sola. Tutto questo in contrasto con le convenzioni internazionali, calpestando il diritto europeo e facendosi beffe dello stato di diritto e del diritto dei migranti. Meloni non ha detto quanto personale italiano sara’ impiegato per gestire i Cpr, ha tenuto nascosti i costi di questa operazione, non ha fatto chiarezza sulla eventuale contropartita economica che Roma dara’ a Tirana: questo accordo con l’Albania ha tutta l’aria di essere una truffa sulla pelle di naufraghi e richiedenti asilo.
L’Europa fermi questa follia della nostra Premier”, ha concluso.
Accordo Italia- Albania, Manlio Messina (FDI) : “La Guantanamo italiana? “le opposizioni non sanno più cosa dire”
Non si è fatta attendere la replica di FDI, attraverso le parole del deputato Manlio Massina. Intercettato fuori da Montecitorio, ecco come ha cercato di stemperare gli attacchi.
