La premier Giorgia Meloni ha parlato nel libro intervista di Bruno Vespa, “Il rancore e la speranza”. A riportare il tutto ci ha pensato il quotidiano “Il Messaggero”
Il presidente del Consiglio a tutto tondo. Giorgia Meloni ne ha parlato nel libro intervista del giornalista Bruno Vespa. A riportare uno spezzone ci ha pensato direttamente il “Messaggero“. Nel corso dello stesso la premier ha affermato che i foreign fighter considerati più pericolosi sono coloro che arrivano direttamente dall’Est. Allo stesso tempo il governo ha deciso di blindare la frontiera con la Slovenia. Questo è il piano del governo per cercare di contrastare la lotta al terrorismo.
Queste sono alcune delle anticipazioni che sono state riportate: “E’ un anno che cerco di spiegare all’Europa che la migrazione illegale in un contesto di crisi è anche un problema di sicurezza e che c’è bisogno di una migliore collaborazione tra i servizi d’intelligence dei diversi paesi, per stringere le maglie e rimpatriare subito i soggetti più pericolosi”.
Sulla questione immigrazione illegale ha aggiunto: “Siamo di fronte a un contesto estremamente difficile, direi senza precedenti”, ha detto Meloni. “Ho promesso che avrei bloccato l’immigrazione irregolare, ci ho lavorato e ci lavoro molto. E posso dire, in cuor mio, che sono certa che se non avessi fatto l’enorme lavoro che ho fatto, soprattutto a livello diplomatico, i numeri degli ingressi sarebbero stati molto più alti”.
Tra migranti e Biden, la Meloni si racconta nel libro di Vespa
Per poter fermare questa “ondata migratoria” serve coinvolgere assolutamente i Paesi arabi e quelli africani. “Quando abbiamo scoperto che un flusso importante di migranti arriva dal Bangladesh, via Turchia, ho chiesto al presidente turco Erdogan di mettere i visti alla frontiera per chi viene da quella nazione e il flusso è rallentato. Purtroppo quando si chiude una rotta se ne apre subito un’altra. Quando diminuisce l’onda tunisina aumenta quella libica“.
In conclusione si è voluta soffermare sul presidente degli Stati Uniti D’America, Joe Biden: “Andiamo d’accordo. Quando c’è qualcosa che non va lo dico apertamente. Basti pensar che con Ursula von der Leyen lavoro bene, con il primo ministro britannico Rishi Sunak siamo diventati amici. Stesso discorso vale anche per molti leader mediorientali e con il primo ministro indiano Narendra Modi.
In India è scoppiata la ‘Melodimania’, i social network hanno rilanciato i miei incontri con Modi montando i nostri scambi, con tanto di musiche di Bollywood. Tra i follower molti sono indiani, una bella scoperta“.