Arriva la bocciatura del giudice Silvia Albano agli accordi tra Italia e Albania sui migranti: “Serve assolutamente una ratifica in Parlamento”.
L’accordo tra Italia e Albania sui migranti continua a far discutere. In queste ultime ore la bocciatura è arrivata da Silvia Albano, giudice presso il tribunale di civile di Roma. Il membro del comitato direttivo dell’Amn in un’intervista a La Stampa sottolinea che “in base all’articolo 80 serve un passaggio in Parlamento per due motivi: il primo perché viola le leggi nazionali, il secondo perché prevede anche investimenti onerosi per le nostre finanze“.
Il giudice in questa intervista ricorda anche come “la Corte di giustizia dell’Ue esclude ad oggi che si possa presentare una richiesta d’asilo fuori da uno Stato membro. Inoltre, non si può portare la domanda neanche nelle Ambasciate perché l’Albania, come previsto dalla legge, non è una zona di transito oppure di frontiera“.
“I migranti potrebbero tornare in Italia solo dopo 48 ore”
La scelta dell’Albania per il giudice Albano non è quella giusta: “Il Paese non è membro Ue e c’è il rischio che il migrante, in caso di liberazione da parte del giudice, ritorni in Italia dopo solo 48 ore. E bisognerà anche capire quale tribunale italiano avrà la competenza sul regime di trattenimento di questi centri e sulle domande che dovessero essere proposte lì“.
Ad oggi per il membro dell’Anm l’unica certezza sembra essere rappresentata dal fatto che “nessuno dei tribunali italiani attualmente ha competenza sull’Albania“.
“Possibili delle modifiche”
Per Albano, quindi, questo accordo potrebbe avere delle modifiche nelle prossime settimane. “Nel governo ci sono giuristi come il sottosegretario Mantovano e il ministro Nordio – conclude il giudice in questa intervista – e immagino che ne terranno conto“.