Acciaierie e Ansaldo Energia, la richiesta di Misiani (Pd) al governo

In un’intervista a ‘Il Secolo XIX’ Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, si sofferma sulla situazione di Acciaierie d’Italia e Ansaldo Energia.

A Genova per incontrare i lavori di due delle realtà più importante del nostro Paese, Antonio Misiani in un’intervista a Il Secolo XIX chiede al governo delle risposte chiare su Acciaierie e Ansaldo Energia: “Da parte loro ci attendiamo delle indicazioni per il rilancio di aziende strategiche come queste due. Siamo venuti qui per ascoltare i lavoratori, ma ora è arrivato il momento da parte dell’esecutivo di dare delle risposte certe sul futuro delle aziende“.

Misiani intervista Il Secolo XIX
Misiani sulla situazione delle aziende in Italia – Notizie.com – © Ansa

Da parte nostra – aggiunge il responsabile economico dem – di incalzare il governo perché decida di cosa fare con l’industria siderurgica italiana“.

“In Italia c’è un rallentamento degli investimenti”

Misiani intervista Il Secolo XIX
In Italia c’è stato un rallentamento degli investimenti in Italia – Notizie.com – © Ansa

Misiani in questa intervista sottolinea come “nel nostro Paese si sta assistendo ad un rallentamento degli investimenti. Si deve decarbonizzare entro il 2026 oppure Acciaierie d’Italia sarà fuori dal mercato. Per noi l’unica strada è quella di una maggioranza pubblica come lo era con il precedente governo. Ora se c’è stato un cambio d’idea, l’importante che venga detto perché in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro“.

Anche per Energia Ansaldo la situazione non è delle più semplici. “Anche in questo caso – spiega il senatore dem – bisogna capire quali sono le reali intenzioni del governo per una azienda che ha un ruolo strategico nel nostro Paese“.

Misiani e lo sciopero generale

Misiani intervista Il Secolo XIX
Misiani sullo sciopero generale e le critiche di Salvini – Notizie.com – © Ansa

Misiani parla anche dello sciopero generale proclamato dai sindacati: “Come detto dalla segretaria, esistono delle regole molto chiare e anche una commissione di garanzia. Il ministro Salvini, invece di scatenare polemiche inaccettabili e strumentali solamente per avere una visibilità attaccando a testa bassa i sindacati, dovrebbe rispettare le regole che sono presenti nel nostro Paese“.

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