Non riuscivano ad avere più notizie da parte della madre, poi la tragica scoperta che ha lasciato tutti sotto shock: il tutto è stato ripreso dalle telecamere
Una vicenda a dir poco drammatica quella che arriva direttamente dall’Abruzzo. Precisamente ad Atessa dove è accaduto un episodio di cronaca che ha lasciato l’intera comunità senza parole. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Due ragazze avevano denunciato la scomparsa della loro madre. Solamente dopo pochi minuti, però, la tragica notizia: la donna aveva deciso di togliersi la vita lanciandosi da un palazzo che affaccia sul parcheggio multipiano in piazza Oberdan.
Il tutto è accaduto nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 novembre, poco dopo le ore 17:30. La vittima è una donna di 54 anni, G.D.A., residente in quel di Sant’Eusanio del Sangro. C’è di più: le telecamere che si trovano nella zona centrale della città di Atessa avrebbero ripreso il terribile gesto della donna. Inutile l’intervento del personale medico che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto anche i carabinieri del posto che hanno avviato le prime indagini in merito.
Atessa, donna si lancia dal palazzo: le figlie avevano denunciato la scomparsa
Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che la donna in questione soffrisse di depressione. Si sta cercando di capire se, dietro a questo folle gesto, ci siano delle motivazioni. Fino a questo momento, però, nessuno ha saputo fornire delle risposte valide ai militari dell’arma. Ovviamente chi l’ha conosciuta è rimasto impietrito dalla tragica notizia. Per non parlare delle figlie che sono ancora sotto shock.
A guidare le indagini il capitano Federico Ciancio. Come riportato in precedenza la donna è deceduta sul colpo. Quasi istantaneamente sulla terrazza del parcheggio multipiano della città. L’impatto è stato a dir poco terribile. Come riportato in precedenza le figlie avevano denunciato la scomparsa da pochi minuti prima della strage (a quanto pare un quarto d’ora prima). La sala operativa della compagnia di Lanciano aveva ricevuto questa richiesta di aiuto. Poi la drammatica scoperta.
