In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Il Messaggero” è intervenuto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra
Luigi Sbarra ha voluto fare il punto della situazione trattando più di qualche argomento importante. In primis quello relativo alla manovra. Non ha dichiarato di essere a favore, ma allo stesso tempo ha fatto capire chiaramente che la proposta da parte del governo Meloni non è assolutamente da buttare. Parole diverse, invece, quelle che ha pronunciato il collega della Cgil, Maurizio Landini, che non le ha mandate assolutamente a dire.
In merito a questo argomento Sbarra ha dichiarato: “La Cisl ha dato un giudizio articolato. L’elemento più penalizzante è la portata limitata delle risorse. Diversi elementi rispondono a nostre puntuali sollecitazioni. Come il taglio al cuneo contributivo, l’accorpamento delle due aliquote Irpef al 23%, innalzamento a 8.500 euro della no-tax-area anche per i lavoratori dipendenti. Senza dimenticare gli 8 miliardi che consentono di avviare la fase dei rinnovi dei contratti e di pagare ai lavoratori pubblici già a dicembre una indennità legata alla vacanza contrattuale“.
Cisl, Sbarra annuncia: “Pronti a manifestare il 25 novembre”
“La Cisl sarà in piazza a Roma, in Piazza Santi Apostoli, il 25 novembre per animare una manifestazione nazionale. Sarà un sabato per limitare i disagi ai cittadini, per non caricare di ulteriori sacrifici i lavoratori con l’astensione di una giornata lavorativa ed evitare di portare nelle aziende le tensioni che nulla hanno a che vedere con il mondo delle imprese. I nostri interlocutori sono governo e Parlamento. Vogliamo risposte concertate come sostegno di salari e pensioni, nuova politica dei redditi, investimenti e riforme“.
Sulle polemiche riguardante lo sciopero ha fatto sapere: “In Italia le regole sono chiare. La legge 146 fissa dei vincoli precisi al fine di contemperare il diritto costituzionale allo sciopero con quello delle persone a usufruire dei diritti essenziali. Quelle di questi giorni ci sembrano delle polemiche sterili: non servono a nessuno. Pensiamo a come far ripartire il Paese“. In conclusione in merito ad un possibile incontro con il Pd fa sapere: “Per noi il riferimento fondamentale resta il contratto. Per la Cisl lo strumento migliore resta quello di rinnovare ed estendere contratti maggiormente diffusi e applicati“.