In una intervista che ha rilasciato al ‘Secolo XIX’ è intervenuta la senatrice del Partito Democratico, Annamaria Furlan
Uno degli argomenti principali, per quanto riguarda il mondo della politica, in quest’ultimo periodo non può che essere quello relativo allo sciopero in programma venerdì 17 novembre. Lo stesso che, però, non è stato affatto gradito dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Quest’ultimo lo ha ampiamente criticato. Così come sono arrivate critiche ed ironie, nei suoi confronti, proprio dal personaggio politico inquadrato in foto.
Stiamo parlando di Annamaria Furlan che è intervenuta nel corso di una intervista rilasciata al ‘Secolo XIX‘. In merito a questo scontro, che vede come protagonisti gli esponenti del governo e quello dei sindacati, sullo sciopero proclamato sia dalla Cgil che dalla Uil, ha espresso un suo pensiero: “Matteo Salvini è un personaggio recidivo. A maggio c’era stata una dichiarazione di sciopero dei trasporti. Lo stesso che venne successivamente rinviato per la tragedia dell’alluvione in Emilia Romagna”.
Poi ha continuato dicendo: “A settembre, però, ha fatto la precettazione. A quanto pare la parola ‘sciopero’ gli provoca l’orticaria. Allo stesso tempo gli voglio ricordare che scioperare è un diritto costituzionale. Se lo si vuole mettere in discussione allora la situazione è preoccupante“.
Sciopero, Furlan: “Sindacati fanno bene a contestare la manovra”
La senatrice del Partito Democratico ha commentato anche il fatto che i sindacati stiano facendo bene a contestare questa manovra proposta ed imposta dal governo: “Tutte le sigle sindacali confederali, nelle audizioni in Parlamento, hanno espresso forti criticità sulla finanziaria. In particolar modo su alcuni punti decisivi come quello riguardante la sanità. I famosi 3 miliardi di euro, così tanto osannati, non credo che basteranno.
Non c’è nulla per le assunzioni nonostante manchino 100mila tra medici ed infermieri. Non c’è un euro per la sanità territoriale o costo dell’inflazione. E’ un vero e proprio disastro, proprio come sulla previdenza“. Proprio su quest’ultimo tema ha precisato che il governo è riuscito nel peggiorare la legge Fornero “dopo aver promesso in campagna elettorale di volerla smantellare“. Non solo: “E‘ peggiorata anche per le donne. Bonomi (presidente Confindustria, ndr) ha ragione quando dice che in questa finanziaria non c’è un euro sulla crescita“.
