In merito al tema riguardante il salario minimo (e non solo) è intervenuta la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, che ne ha parlato in una lunga intervista alla ‘Stampa’
Per Marina Elvira Calderone non ci sono dubbi: per quanto riguarda la questione del salario minimo servirebbe un approccio molto più realistico e meno ideologico. Questo, e molto altro ancora, e ha parlato in una intervista rilasciata alla ‘Stampa‘. Sul taglio del cuneo fiscale ha precisato che il governo ha dato una direzione chiara. Sulle pensioni ha affermato che questa manovra non può peggiorare la legge Fornero. Non solo: la misura, pesantemente contestata, da medici e dipendenti pubblici verrà corretta.
Oltre a sindacati ed opposizioni anche il commissario Ue al Lavoro, Nicolas Schimt, chiede l’introduzione del salario minimo. Queste sono alcune delle sue parole in merito: “L’opinione del Commissario è importante. Detto questo e nel rispetto delle direttive comunitarie, il governo sul salario dignitoso ha un approccio più realistico e meno ideologico.
Il dialogo fra aziende, lavoratori e proprie organizzazioni sindacali costituisce il terreno fertile per migliorare le condizioni reddituali dei lavoratori. L’esecutivo favorirà il rinnovo dei contratti scaduti e stimolerà i percorsi di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa”.
Taglio cuneo fiscale, Calderone: “Andiamo verso una direzione chiara”
“La conferma del taglio del cuneo fiscale per dare più soldi in busta paga ai lavoratori e la detassazione sui fringe benefit inseriti nella manovra vanno verso una direzione chiara. La conferma della tassazione agevolata sui premi di produzione, anche per il prossimo anno intende incoraggiare la contrattazione di secondo livello per migliorare i salari e più in generale le condizioni di lavoro”.
Sulle pensioni annuncia: “Quelle già poste in pagamento sono in buona parte figlie del metodo retributivo che ha garantito importi rapportati alle ultime retribuzioni. Penso che il timore di cifre non sempre adeguate riguardi le future generazioni. Bisogna stimolare i sistemi di incremento salariale basati sulla performance. Magari anche investire sull’educazione alla previdenza complementare“.
In merito allo sciopero di domani, venerdì 17 novembre, imposto da Cgil e Uil, fa sapere: “La manovra vuole aiutare le fasce più deboli della popolazione. Si è fatto il massimo di quello che si poteva fare. Non vogliamo cancellare il diritto di sciopero come hanno dichiarato. Va tutelato e guardato con senso di responsabilità, ma non strumentalizzato“.