La Presidente del Consiglio, pare su sua iniziativa personale, ha mandato un messaggio alla rivale per averla ad Atreju, manifestazione di Fratelli d’Italia
Un invito a sorpresa. Ma fino a un certo. Già perché chi conosce la Meloni e Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia che si tiene da anni (prima era legata ai giovani di An ndr) tra la prima e la seconda settimana di dicembre, sa bene che la porta è aperta a tutti. Da destra, naturalmente, ma anche a sinistra. Di sicuro chi resta sbigottito o stupito se Giorgia Meloni in persona invita Elly Schlein, fa male anzi non ha capito nulla. Basti pensare non solo a Enrico Letta quando era segretario dei Dem o anche al “nemico” per antonomasia, Giuseppe Conte che venne nel 2021. Quindi chi resta meravigliato, facesse altri mestieri. Certo, può fare effetto e sensazione, visto il rapporto e il momento, ma finisce lì.
Ebbene, non si è fatta attendere la risposta della segretaria Dem. L’invito infatti è arrivato a Largo del Nazareno, ma la segretaria risponderà di no e non accetterà di far parte della kermesse di Fratelli d’Italia. Ad annunciarlo fin troppo rapidamente, guarda il caso, è il portale di Repubblica che cita “fonti di primo piano”. Ci sono anche altri inviti di spicco e sono diversi, tanto che è stata inviata una lettera anche a Downing Street al primo ministro britannico Rishi Sunak e, ovviamente, anche a Tirana, sulla scrivania dell’amico socialista Edi Rama.
La Schlein dice no: i confronti si fanno in Parlamento
E così, Elly ha detto di no, forse per farsi vedere un po’ più dura rispetto a quello che in realtà fa vedere molto raramente. Peccato poteva essere un principio di confronto, anche perché le cose buone o quelle che si avvicinano ad esserlo, spesso e volentieri nascono lontane dai palazzi. Se sarà un’occasione persa lo si vedrà in futuro, anche per dare modo o quanto meno una possibilità di aprire una finestra di dialogo sulla Manovra e, perché no, pure su altri temi come il salario minimo, nonostante il parere di Brunetta e soci.
Sempre su Repubblica, le fonti di primo piano del Pd, fanno sapere che ricordano bene che Letta e altri personaggi della sinistra hanno fatto parte, ma ora è tutto cambiato perché Meloni è al governo, mentre prima, all’epoca delle presenze di Letta e soci non lo era. Non solo. Da Largo del Nazareno fanno sapere che “i confronti si fanno in Parlamento“, vero, come è altrettanto vero che i confronti in politica sono quotidiani, anche e soprattutto fuori dal Palazzo, pure, perché no, in mezzo alla gente, anche con persone e leader politici con cui non si hanno affinità ideologiche, ma il Pd, questo l’ha dimenticato. E si vede.